Siamo giunti ormai al termine di questo Gruppo di Lettura, con la Terza Tappa di
il nostro secondo Gruppo di Lettura per questo Bicentenario di Emma.
Alexander McCall Smith è stato scelto oculatamente da Harper Collins per il Jane Austen Project, che ha già visto le firme di Joanna Trollope sul retelling di Sense and Sensibility e quella di Val MacDermid su quello di Northanger Abbey.
Nella Prima Tappa McCall Smith ci ha fatto entrare dietro le quinte della storia di Emma, con i retroscena della sua infanzia e i trascorsi dei vari personaggi secondari, che sono diventati così degli autentici protagonisti.
Nella Seconda Tappa la storia è quindi entrata nel vivo, con il matrimonio di Miss Taylor e Mr. Weston, e la nuova amicizia di Emma con Harriet Smith, entrambe circostanze che aprono Emma di Jane Austen.
Emma (A Modern Retelling)
di Alexander McCall Smith
di Alexander McCall Smith
il nostro secondo Gruppo di Lettura per questo Bicentenario di Emma.
Alexander McCall Smith è stato scelto oculatamente da Harper Collins per il Jane Austen Project, che ha già visto le firme di Joanna Trollope sul retelling di Sense and Sensibility e quella di Val MacDermid su quello di Northanger Abbey.
Nella Prima Tappa McCall Smith ci ha fatto entrare dietro le quinte della storia di Emma, con i retroscena della sua infanzia e i trascorsi dei vari personaggi secondari, che sono diventati così degli autentici protagonisti.
Nella Seconda Tappa la storia è quindi entrata nel vivo, con il matrimonio di Miss Taylor e Mr. Weston, e la nuova amicizia di Emma con Harriet Smith, entrambe circostanze che aprono Emma di Jane Austen.
SCHEDA LIBRO
Titolo: Emma
Sottotitolo: A Modern Retelling
Casa editrice: The Borough Press (Harper Collins)
Pagine: 368
Data pubblicazione: 6 novembre 2015
Descrizione: L'estate dopo aver finito l'università, Emma Woodhouse torna a casa nel villaggio di Highbury per prepararsi al lancio della sua attività di designer d'interni. Poiché nutre grandiosi progetti per il futuro, Emma ritorna a casa del padre, un ipocondriaco che vive seguendo una dieta ferrea di vegetali e integratori vitaminici.
Presto Emma diventa amica di Harriet Smith, un'ingenua ma affascinante assistente insegnante in una scuola gestita dalla stravagante Mrs. Goddard. Harriet ispira Emma a fare le cose che le riescono meglio: offrire una guida ai meno saggi sulle cose del mondo e fare buon uso delle sue doti di combina-matrimoni.
Per fortuna, quell'estate le offre abbondanti opportunità per farlo, poiché molti amici, sia nuovi che di vecchia data, sono attratti nella sfera di Emma, che non sempre fornisce consigli giudiziosi. Tra essi ci sono Frank Churchill, l'attraente figliastro della sua ex-governante; George Knightley, il cognato di Emma e suo carissimo amico; l'affascinante ma borioso Philip Elton e, naturalmente, la perfetta (e perfettamente irritante) Jane Fairfax.
La satira discreta di Alexander McCall Smith e la sua delicata sensibilità vecchio stile dimostrano di essere perfette per far rivivere l'arguzia di Jane Austen e i suoi personaggi. Malgrado le carrozze siano state sostituite dalle Mini Cooper e il tè dal cappuccino, la storia di Emma resta splendidamente immortale.
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Pronti a concludere quest'avventura con Emma in versione Alexander McCall Smith?
Non dimenticate di lasciare i vostri commenti nel corso della lettura e, se doveste ancora iniziare il romanzo, non dimenticate di commentare i primi otto capitoli nel post della Prima Tappa e i capitoli dal 9 al 15 nel post della Seconda Tappa.
Non dimenticate di lasciare i vostri commenti nel corso della lettura e, se doveste ancora iniziare il romanzo, non dimenticate di commentare i primi otto capitoli nel post della Prima Tappa e i capitoli dal 9 al 15 nel post della Seconda Tappa.
BUONA LETTURA!!!
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1 commenti:
Dunque dunque, che dire di questa ultima tappa...
Mi è mancato (di nuovo) Mr Knightley, ma voglio pensare che sia solo una cosa mia, nel senso che amo talmente questo personaggio che non potrei fare a meno della sua presenza, proprio come l'Emma originale.
Mr Woodhouse è tornato a essere protagonista, ma non avrei mai potuto immaginare un dialogo (anche se in epoca moderna) incentrato sui rischi della diarrea con la figlia...
Inoltre, l'autore ha voluto dare tutto il merito al (solo apparentemente) ingenua Harriet nell'indicare con precisione a Emma cosa prova Mr K. per lei. Non mi è piaciuta questa soluzione, né il finale troppo affrettato. A mio modesto parere, l'autore si è soffermato troppo sulle paranoie di Mr Woodhouse, sui pregiudizi di Emma e assai poco sull'evoluzione del personaggio che è, di fatto, il vero obiettivo dell'opera originale.
Anche questa Emma finisce col vedersi da un punto di vista esterno, è indubbio, ma sembra che il suo cambiamento sia solo in superficie, visto che non arriva a comprendere realmente le situazioni più sfortunate della sua, bensì a sforzarsi di sopportarle "facendo i compitini" come nella più ipocrita delle carità. Insomma, non vedo un miglioramente effettivo, solo uno sforzo a farsi vedere migliore esternamente, i doni, le scuse, le belle parole mentre nella sua testa si ripete che deve dirle perché si trova davanti a persone più sfortunate di lei, mi sono sembrate tutte recite ruffiane, da cui non è nata alcune vera riflessione, voi che ne dite?
Forse McCall-Smith ha voluto disegnare la superficialità dei teenager di oggigiorno, dove ogni sforzo di comprendere il diverso sembra vano e, comunque, troppo impegnativo per essere degno di nota, non so... questa Emma ha ben poco dell'originale, l'unico momento in cui sembra riflettere è solo nei dialoghi con Miss Taylor, anche se, più volte sottolineato, che la ascolta perché è scozzese e sa quello che dice!
Non posso dire che non mi è piaciuto affatto, mi sono molto divertita con Mr W. e Mr Elton e la sua auto-sportiva something-something, ho messo molti segni alle pagine in cui ho riso, eppure, questa Emma moderna sembra destinata a non maturare mai, restare quella bambolina apparentemente perfetta per sempre e forse è questo il vero messaggio dell'autore, chissà?
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