martedì 21 febbraio 2012

Recensione di "Il Diario di Bridget Jones": una chiacchierata tra le Lizzies

Carissimi amici,

Questo Gruppo di Lettura è stato molto vivace e partecipato: le vicende raccontate da Helen Fielding hanno suscitato uno scambio intenso di commenti e riflessioni.
Per celebrare degnamente questa condivisione, abbiamo pensato che mai come in questo caso è opportuna una recensione che, più che un racconto a senso unico della nostra esperienza di lettura, sia soprattutto l'espressione di questa condivisione così appassionata.
Ecco una recensione concepita come una chiacchierata tra noi Lizzies.
N.B.! Come già accaduto in passato, cercheremo di farvi comprendere i nostri pareri utilizzando i nostri colori e caratteri simbolo: verde per LizzyGee, blu per LizzyP e viola per LizzyS.
E poiché questa è una recensione in forma di conversazione, anche in questo caso le vostre considerazioni finali su questo libro saranno un'ottima integrazione di questa nostra chiacchierata.

Venite con noi, dunque, e accomodatevi sul nostro sofà...


Recensione delle Lizzies
LizzyS: (Dis)Avventure di vita quotidiana di una stralunata ultra-trentenne 
LizzyGee: C'è un po' di Bridget Jones in ciascuna di noi
LizzyP: La rivincita delle insicure
Parliamo di uno spin-off di Orgoglio e Pregiudizio in chiave moderna. Ma quanto c'è di Orgoglio e Pregiudizio nel Diario di Bridget Jones??
C'è soprattutto - anche qui come in Austenland - molto lo sceneggiato della BBC, almeno apparentemente... a parte Mark Darcy, che comunque non sembra così tanto Darcy e compare pochissimo!! (Ma anche in Orgoglio e Pregiudizio Mr Darcy, pur essendo l'indiscusso protagonista, appare poco...) (anche questo è vero, ma ammettiamolo, in O&P, l'ingresso di Darcy è così scenografico da renderci immediatamente consapevoli della sua costante presenza, anche quando siamo intente a far finta di ascoltare i sermoni di Mr Collins!) - anzi, durante quasi tutto il libro compare solo Daniel (il solito Wickham sempre al centro dell'attenzione!). Ma in effetti anche in Orgoglio e Pregiudizio Wickham compare molto di più, infatti, soprattutto nella prima parte. Forse nel film si è privilegiato Mark Darcy proprio per evidenziare il parallelo fra i due... ehm, l'attore che interpretava entrambe le parti, e il suo ruolo nella storia. Del resto anche nello sceneggiato BBC, come dice lo stesso Andrew Davies, Darcy è molto più presente che non nel romanzo di Jane Austen). Ad ogni modo, i punti di contatto tra i due, la neosposina di Mark che se ne scappa con Daniel dopo poche settimane dal matrimonio, sono un buon parallelo tra le due storie, sebbene, sia più difficile immaginare come Mark non si sia accorto di niente (è un avvocato!) - ma Mark, a causa del suo lavoro, va spesso all'estero! - o semplicemente ottenuto l'annullamento, al posto del divorzio... voi che ne pensate?
La prima parte è molto divertente, l'ultima è rutilante, una cavalcata spassosa verso il finale (che resta in sospeso) - ma la parte centrale è quasi noiosa, non credete? Tutta concentrata sulla storia (un po' ripetitiva) con Daniel... Beh, io giustifico il tutto dicendo che si tratta di un Diario. Non credo che in un anno la nostra vita possa essere brillante per 365 giorni di seguito, anzi!  Concordo. Quindi mi stanno bene gli elenchi (anche se Bridget, cara mia, fumi e bevi proprio tanto!!!), anche perché sono specchio del costume del periodo: il 1471 per sapere chi ti ha telefonato per ultimo - noi avevamo il 400 (esiste ancora, ma ne siamo meno ossessionati!) - il Gratta e vinci, i complicatissimi, ma ormai obsoleti videoregistratori. 
E mi ritrovo in questa ragazza che fa tanti buoni propositi ma che poi, un po' in buona fede, un po' barando - e prendendo in giro, in fondo, soltanto se stessa - riesce a portare a termine ben poco di quello che si è prefissa. Perché la buona volontà non basta se le motivazioni sono blande. Eh già! I buoni propositi che, prima o dopo, accomunano tutte noi ragazze e poi donne, promemoria inefficenti con cui tentiamo di mettere in ordine la nostra vita e, soprattutto, ad ottenere qualcosa dalle nostre capacità... palliativi che nascondono le insicurezze e le difficoltà quotidiane che la pigrizia ci fa rimandare al giorno seguente... è vero, mi sento molto Bridget Jones!
Come scritto altrove, però, non ho particolarmente apprezzato un certo linguaggio dozzinale, in certi termini, volgare... non me la sento di criticare le scelte linguistiche della Fielding, ma in questo mi sento assai lontana dalla protagonista, insomma, voi, scrivendo sul vostro diario, usereste esattamente quelle teminologie mangerecce, ad uso e consumo (per fortuna) esclusivo del sesso (medio-basso) maschile?
Ho, invece, riso a crepapelle su certi scambi con la madre, le azioni e le parole di questa e, fra parentesi, ciò che in realtà avrebbero voluto significare, Bridget pare conoscerla molto bene tanto da indovinare le mosse successive, eppure, non si aspetta il colpo di testa della fuga d'amore, se avesse prestato più attenzione avrebbe potuto intuire molto prima il misfatto (in questo, è bene poco Lizzie).

Sì, la sua goffaggine, le sue paturnie ossessionanti sull'aspetto e su ciò che gli altri pensano di lei, sono anche le mie! Sotto tutti gli altri aspetti, però... Bè, ne riparliamo tra poco.
C'è Wickham in ben due personaggi: Daniel (che è decisamente MOLTO Wickham) - e Julio, l'amichetto della madre. 
Pam, è un personaggio centrale del libro, presente o solo evocata dalle parole di Bridget. Sembra che sia lei a mettere in moto l'intero plot - e quando c'è, dà vita agli scambi più divertenti e surreali del libro - è lei una Lydia modernissima! Sì, è vero. Pamela è infatti un po' Mrs Bennet, un po' Lydia. Del resto in Orgoglio e Pregiudizio si capisce chiaramente che il debole di Mrs Bennet nei confronti della figlia minore dipende dalla loro affinità: Mrs Bennet da giovane era esattamente come Lydia, e continuerebbe a fare la civetta, se le regole sociali del suo tempo glielo permettessero. 
Quindi Pam un po' parte alla riscossa, vendicandosi anche per l'ironica indifferenza di Mr Bennet... Sebbene Colin Jones mi sembri meno indolente di Mr Bennet; sicuramente è più innamorato di Pam di quanto il suo alter-ego austeniano lo sia della sua metà. Beh, almeno, il rapporto d'intesa tra Bridget e suo padre resta intatto, anche se si esprime attraverso la (piuttosto palese, ma chissà perché, quasi ignorata) richiesta di aiuto alla figlia, piuttosto che con il dialogo di sguardi e battute ironiche esistente tra Lizzie e Mrs Bennet a commento della varie situazioni, diciamo che tra gli ultimi due il rapporto è alla pari, mentre nei primi due Bridget pare avvantaggiata, forse perché tanto concentrata su se stessa (almeno all'inizio) da sorvolare sul contorno di eventi.
Che dire di Bridget? Fatico a ritrovare Lizzie, forse negli scambi (peraltro pochissimi) con Darcy ma basta. Splendido l'episodio dell'intervista alla donna difesa da Darcy, preceduta da un battibecco esilarante.
Tra l'altro Bridget sembra... alcolizzata e sesso dipendente! Appena vede un uomo, pensa subito a "quello" (invidia addirittura gli animali, che non devono sottostare alla regola dei tre giorni prima di concedersi!)  ma dopo un secondo pensa al matrimonio. È molto immatura per essere un'ultra trentenne - anche sul lavoro è molto negligente - tra l'altro non sembra avere una preparazione adeguata al lavoro che fa. 
Sono d'accordo: non si capisce come faccia ad essere laureata (in Inglese? In Scienze Politiche?) e dipendente di una casa editrice una persona così poco colta. Non so la Fielding che titolo di studio abbia, ma se è allo stesso livello di Bridget credo che in Inghilterra siano messi male con l'istruzione! Corregge Daniel in inglese, sì... ma durante il lascivo scambio di mail che ho trovato molto poco gratificante in termini di corteggiamento, se di questo si può parlare! Insomma, a voi pare sufficiente la spiegazione di Mark che s'innamora di Bridget solo perché è diversa?! Esiste tra i due quell'affinità di menti che ha finito per unire Lizzie e Darcy, abbattendo i confini sociali? Mi pare un po' troppo semplicistico, ridurre al "perché sei diversa" o "non sei noiosa" o più semplicemente "perché sei esattamente l'opposto della donna che immaginano tutti sia adatta a me"! Pare una ripicca! In fondo, anche Bridget ha peccato nello stesso modo dell'ex moglie di Mark e laddove Lizzie era stata raggirata da un farabutto doppiogiochista, senza però perdere il controllo, Bridget (nei panni di Lydia!) ha consumato quella che credeva (ma davvero?!) una relazione seria con un conclamato sciupafemmine senza maschera! Darcy avrebbe perdonato una Lizzie-Lydia?
Meraviglioso: il ruolo di Charlotte è affidato all'amico gay, Tom (il luogo comune secondo il quale i gay sono i migliori amici delle ragazze qui viene reso molto originale anche perché Tom, con i suoi esilaranti e quasi paradossali duetti con Bridget, è davvero strepitoso). E nel libro compare anche Peter, l'ex di Bridget, che - come ci ha fatto notare Carmen durante una tappa del gruppo di Lettura - equivale a Mr Collins: 
Aveva chiesto a Bridget di sposarlo, ma lei lo ha mollato; quando le telefona per farle sapere che convolerà a nozze, fa uno "sproloquio di almeno venti minuti sul costo dei padiglioni da giardino" e si vanta della seratina perfetta che avrà con la sua fidanzata; dice a tutti che Bridget è a pezzi per la notizia del suo matrimonio, e lancia l'idea che forse lei non si sposerà mai.
Tutti gli amici sono molto più presenti. Nel film, quasi scompare Magda - beh, non proprio: è lei che organizza la cena con i 'felicemente sposati', dove Mark dice a Bridget "I like you very much, just as you are", però la sua storia e la crisi con Jeremy effettivamente non sono contemplati nel film - anche se nei contenuti speciali del DVD ci sono alcune scene tagliate in cui la si vede dare consigli a Bridget e la stessa regista ne parla più volte durante il commento. (Ma poi sarà più presente nel film Che pasticcio, Bridget Jones, dove sarà anche interpretata da un'altra attrice).
Le feste a cui partecipa Bridget sono, in pratica, gli equivalenti delle feste/occasioni di Orgoglio e Pregiudizio. Naturalmente il buffet a base di tacchino al curry di Capodanno è l'equivalente della Meryton Assembly, la prima occasione d'incontro fra i due protagonisti. Il lancio di Kafka's Motorbike equivale al soggiorno di Lizzie a Netherfield durante la malattia di Jane. Anche lì, negli scambi verbali fra Bridget/Lizzie e Miss Bingley/Natasha si nota la tendenza di Mr Darcy a parteggiare (molto intimamente) per Elizabeth. La festa Preti e Lucciole dagli Alconbury, dove - notate - Daniel non si presenta - equivale al ballo di Netherfield (neanche lì Wickham si era presentato!), sebbene l'arrivo di Bridget in succinto abbigliamento da coniglietta sia riconducibile ancora una volta all'arrivo di Elizabeth a Netherfield, sempre in occasione della malattia di Jane, spettinata, in disordine e con la gonna inzaccherata di fango (parallelo strepitoso!): motivo di critica per le donne e di ammirazione per gli uomini, in particolar modo per Darcy (l'uno vale l'altro... LoL!). Infine la festa a casa di Bridget (che nel film è di compleanno, ma qui è una cena di ringraziamento per l'aiuto di Mark Darcy), equivale al soggiorno a Lambton, con tanto di repentina crisi che porta ad un prematuro scioglimento della compagnia (con Mr Darcy - anche in questo caso l'uno vale l'altro... - che parte nel suo ruolo di riparatore).
(azzeccatissima disamina di quanto P&P ci sia in questo adattamento!)
Segnaliamo senza indugi la dichiarazione d'amore per Orgoglio e Pregiudizio: Bridget non sopporta che Darcy ed Elizabeth facciano le cosacce! E vuole, giustamente, restare fuori dalla loro stanza da letto! (anche se mi fa sorridere che un'ossessionata dal sesso come lei abbia questa reazione...) Bah, io qui ci vedo la solita insana gelosia nei confronti di Colin Firth, che, deve essere e rimanere Mr Darcy e non può avere una sua private life!!! A maggior ragione non si dovrebbe azzardare ad avere una relazione con l'attrice che interpreta Elizabeth, Jennifer Ehle, perché, in cuor nostro - come di Bridget -, Elizabeth siamo NOI, diciamocelo chiaro! 
(Però, sopporta benissimo di rivedere fino a consumare il dvd la scena del lago... tanto per ritrovare certi contenuti!). [LizzyP non spoilerare, queste scene sono in Che pasticcio Bridget Jones!!!] (Ma se siamo già alla seconda settimana di lettura!? :P) 

Il libro è profondamente diverso dal famosissimo film. Sembra che la stessa Fielding (che ha collaborato alla sceneggiatura e alle riprese) abbia preferito sfruttare appieno le possibilità comunicative di questo strumento per RISCRIVERE la vicenda, lasciando ovviamente la traccia portante. Probabilmente, è stata la scelta migliore per un prodotto cinematografico, il film è privo di tempi morti, impossibile vederlo una sola volta, grazie anche al cast eccezionale, che ne fa una love comedy evergreen! Fra l'altro per fare questo ha chiamato due mostri sacri: Andrew Davies, lo sceneggiatore di Pride and Prejudice 1995, che ha collegato appunto lo spin-off allo sceneggiato 'madre' e Richard Curtis, il re della commedia all'inglese, colui che ha firmato Quattro matrimoni e un funerale, e Love Actually, solo per citare due esempi! (Esempi da collezione, per chi ama il genere e l'english humor!)
Volevo chiedervi: secondo voi cosa simboleggia la scazzottata fra Mark Darcy e Daniel Cleaver che compare nel film, ma non nel libro? È una sorta di duello fra Darcy e Wickham che la Fielding (e forse anche Davies) avrebbe voluto vedere in Orgoglio e Pregiudizio, ma che Fitzwilliam Darcy era troppo signore per concedersi?
Credo proprio che Sua Maestà Andrew Davies avrebbe fortissimamente voluto un confronto fisico tra i due, l'eroe e l'antieroe, nello sceneggiato del 1995. Egli stesso ha sempre dichiarato che questa "fisicità" era proprio ciò che voleva far emergere in quell'adattamento. E credo  che si sia sfogato qui! (...e addirittura preparato per la messa in scena del duello tra Col. Brandon e Willoughby nello sceneggiato BBC di S&S, nel 2008? Beh, LizzyS, ma lì il duello c'era, Jane Austen lo dice, anche se non lo descrive!) Concordo con LizzyS, riguardo al Darcy originale, nel caso di un confronto non ci sarebbe stata certo questa scazzottata, ma un duello con tanto di testimoni, ma dubito che Wickham si sarebbe presentato... la sua vigliaccheria gli ha impedito di affrontare Darcy ad una festa, figurarsi in un duello mortale!!! (Però mi sarebbe piaciuto un duello... troppo cruento? Chissà, forse Zia Jane ha semplicemente omesso di dirlo). LizzyP: ricorda che zia Jane scriveva solo di ciò che conosceva, e sicuramente non aveva assistito a un duello, inoltre, nonostante siano considerati molto romantici, ai suoi tempi i duelli erano illegali!
Una curiosità mi resta, e se mai dovessi riuscire a intervistare Helen Fielding le farei questa domanda: Da dove nasce il nome Bridget Jones? 
Se ci pensate bene nel 1745 Henry Fielding scrisse un romanzo picaresco intitolato Tom Jones. E in tale romanzo uno dei personaggi chiave (non vi svelo troppo per evitare spoiler!) si chiama BRIDGET! (Ok, è Bridget Allworthy, ma chi ha letto il libro sa che Jones non sarebbe poi un cognome inadeguato) Forse che Helen Fielding oltre che ad Orgoglio e Pregiudizio abbia voluto fare un omaggio e un riferimento al romanzo del suo - quasi - omonimo Henry Fielding? Perché in tal caso il comportamento di Bridget e il suo carattere ci starebbero tutti!!!

NB: avete notato la pubblicità di un famoso dado da brodo ultimamente in tv? C'è... Marco Pierre White!!! Il cuoco del libro di cucina usato da Bridget per la disastrosa esilarante cena di compleanno. LoL!!! non me ne ero accorta! Really?! Ma lo spago bluuuu... LoL!!! [Tra l'altro la zuppa blu è un evidente richiamo alla white soup che Bingley fece preparare prima di organizzare il ballo di Netherfield, quella stessa zuppa del famoso errore di Caprin che ha contaminato decenni di traduzioni austeniane.]



Conclusione delle Lizzies: LO RILEGGIAMO???


 Link Utili:                                                                                               

5 commenti:

Anonymous ha detto...

Ragazze, complimenti per l'analisi!!!!!!!!!ma sì, rileggiamolo.Simo

MaraB ha detto...

Carissime Lizzies, riesco quasi a vedervi! Attraverso una finestra ingombra di neve, voi tre sedute a chiacchierare: l'una, con un libro aperto in grembo, versa da una fine teiera un tè dal nome ispirato ai personaggi di Jane Austen, l'altra brandisce matita e blocco da disegno, la terza è impegnata al telaio del punto croce... Continuate così! Le vostre idee sono sempre stimolanti :)

Miss Claire ha detto...

Carissima,
che immagine deliziosa! :)
In effetti, se potessimo ritrovarci nella stessa stanza ogni giorno, la situazione non sarebbe troppo dissimile (quella con la matita, ovviamente, sono io!).
Ma se la distanza materiale c'impedisce di ricreare questa atmosfera cara a noi tutte, sappi che rinnoviamo il rito del Tè, ricamo, lettura ad alta voce e chiacchere tra Janeites, ognuna nella propria stanza, immaginando di essere assieme, esattamente come hai immaginato tu!
Non c'è bisogno di dirlo, mia cara, una tua visita per il tè quotidiano, sarebbe sempre la benvenuta! ^_^
LizzyP

Carmen ha detto...

Recensione completa e divertente! Complimenti!
(E grazie per aver inserito il mio piccolo commento!)

Gabriella ha detto...

Ma figurati, era d'obbligo... Avremmo voluto inserire tutti i vostri commenti, visto che il GdL è stato davvero molto stimolante!!!

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