martedì 4 dicembre 2012

GdL Death comes to Pemberley di P.D. James | Recensione delle Lizzies

Carissimi lettori e amici di Old Friends & New Fancies,

Eccoci giunti finalmente alla recensione del romanzo di P.D. James Death Comes to Pemberley. Questo Gruppo di Lettura ci ha donato moltissime emozioni, soprattutto quando ci siamo rese conto della profonda ammirazione di Dame James verso Jane Austen. Il rispetto per la sua opera, la fedeltà dei personaggi, maneggiati con cura e affetto lo hanno rivelato. 


Speriamo di trovarvi d'accordo con noi! E, a chi non avesse partecipato a questo Gruppo di Lettura, ricordiamo che Death comes to Pemberley arriverà tradotto in italiano da Mondadori, col titolo di Morte a Pemberley a gennaio 2013. Non perdete, dunque, l'opportunità di leggere un sequel assolutamente fantastico, con un pizzico di giallo che non guasta!

Eccovi dunque le riflessioni di LizzyS LizzyGee su questa lettura.

Vi ricordiamo la legenda:
LizzyS scrive in violetto
LizzyGee scrive in verde

RECENSIONE DELLE Lizzies


LizzyS: Le ombre dell'inquietudine (più che del delitto) nel paradiso di Darcy e Lizzie 
LizzyGee: Ottimo il sequel, deludente il giallo


Non sapevo che cosa aspettarmi dall'incursione di Dame James nel territorio austeniano ma di certo mi aspettavo un libro che meritasse appieno la qualifica di "bello" (per intenderci, di quelli da conservare amorevolmente sullo scaffale, da regalare, da prestare, da raccontare): contavo molto sulla sua indubbia abilità di scrittrice e sul suo amore dichiarato per Jane Austen.
E la fiducia è stata pienamente ripagata, sotto questo fondamentale aspetto. Devo però ammettere che, per quanto riguarda l'aspetto specificamente mystery, invece, pur non essendo io una lettrice specialista del genere, l'attesa è stata un poco delusa perché le ombre di Pemberley sono, sì, più scure nelle pagine di Dame James ma le mie aspettative mi facevano prefigurare un intreccio un po' più articolato. 

Pemberley (ovvero Chatsworth House) da P&P 2005
Ecco qui: cominciamo da questo aspetto che - mi immagino - sia stato quello che ha deluso gli estimatori di P.D. James come 'giallista'. Per non dover aggiungere troppi personaggi a quelli già creati da Jane Austen, la James ne ha inseriti troppo pochi. Uno è diventato subito il nostro eroe, Mr Alveston, paladino di Georgiana e di tutte le donne:
‘Forgive me, sir, but I feel I must speak. You discuss what Miss Darcy should do as if she were a child. We have entered the nineteenth century; we do not need to be a disciple of Mrs Wollstonecraft to feel that women should not be denied a voice in matters that concern them. It is some centuries since we accepted that a woman has a soul. Is it not time that we accepted that she also has a mind?’
'Perdonatemi, signore, ma sento di dover parlare. Voi trattate ciò che Miss Darcy dovrebbe fare come se fosse una bambina. Siamo entrati nel diciannovesimo secolo; non è necessario essere discepoli di Mrs Wollstonecraft per renderci conto che alle donne non dovrebbe venir negata una voce in questioni che le riguardano. Sono già passati alcuni secoli, ormai, da quando abbiamo ammesso che la donna ha un'anima. Non sarebbe il momento di ammettere che essa ha anche un cervello?'
Gli altri sono delle comparse che, gioco-forza saranno state messe lì per essere coinvolte nel delitto. E, logicamente, l'intreccio giallistico diventa troppo banale, perdendo la varietà di sospetti che ci aspetteremmo da un'autrice del calibro di P.D. James. Non nego - e non lo faccio per vantarmi, non sono più acuta di qualsiasi altro lettore di gialli, anzi - di aver compreso movente e colpevole già da metà libro!

P&P, BBC, 1980
Ho apprezzato il modo in cui P.D. James assolve ad un compito importante: non dare per scontato che chi legge il suo libro conosca P&P. Riesce a riassumere - a beneficio di costoro - le vicende del libro con grande maestria, esprimendosi con uno spirito molto austeniano, pieno di ironia, assai simile ad una delle tante conversazioni che Jane Austen stessa dissemina nelle sue opere, facendoci sentire in un salotto di Meryton in mezzo ai pettegolezzi e alle chiacchiere.
In questo frangente, mi ha divertito molto vedere come Elizabeth diventi oggetto della gelosia e dell'invidia dei suoi ex concittadini che sembrano non perdonarle un matrimonio così sfacciatamente ottimo, socialmente e sentimentalmente.
Sì, concordo, la James ha riassunto splendidamente Orgoglio e pregiudizio, cogliendone perfettamente lo spirito e raccontandocelo con un pizzico di invidia da 'comare' pettegola. Però proprio questo aspetto ha fatto sì che i personaggi 'nuovi', quelli inseriti dalla James nel plot originario, fossero troppo pochi e quindi limitassero i possibili moventi e colpevoli.

Pride and Prejudice, BBC, 1995
Qui arriviamo proprio ad uno degli aspetti di cui mi sono innamorata: il trattamento che P.D. James riserva ai due "pezzi da 90" che costituiscono la coppia d'oro per eccellenza del mondo austeniano.

Bastano davvero poche immagini e poche battute per dipingere perfettamente, e con assoluto rispetto dell'originale, la vita matrimoniale di Darcy e Elizabeth, l'amore profondo tra questi due personaggi: ad esempio, ho trovato efficacissima l'immagine della stanza privata di Elizabeth, allestita con particolare attenzione da Darcy come simbolo dei privilegi di cui gode la signora di Pemberley - e del suo cuore. 
Ma soprattutto quella della sontuosa, ricca biblioteca, che è a sua totale disposizione, in perfetta condivisione con il marito (metafora bellissima del rapporto paritario creato da Jane Austen).
Il rapporto fra Elizabeth e Darcy è quello che ogni Janeite vorrebbe vedere in un bel sequel, in questo promuovo anch'io Dame James a pieni voti!

P&P, Universal, 2005
I due si cercano sempre e si sostengono nel momento in cui le ombre di Pemberley si fanno nerissime e l'atmosfera del romanzo diventa molto gotica - e soprattutto si concentra sulla figura di Darcy, ormai uomo maturo colto da un improvviso senso di solitudine e forse di impotenza verso gli eventi che non può piegare al proprio volere.

Il mystery infatti fa la sua irruzione al Libro Tre, e coincide anche con una costante vena malinconica che coglie tutti i personaggi in gioco. Oltre ai pensieri tormentati e funesti di Darcy, assistiamo ad alcune riflessioni di Elizabeth - di cui la più toccante mi è sembrata quella che dedica all'amica Charlotte, ormai lontana non solo geograficamente. Sentendo la mancanza della loro amicizia, sembra rimpiangere la spensieratezza di quei momenti in cui condividevano con entusiasmo gli anni della prima gioventù.

Lizzy (Elizabeth Garvie, P&P BBC 1980)
Ci sono molte trasformazioni e molte conferme.

Nel primo caso ricade il personaggio del colonnello Fitzwilliam, trasfigurato come mai ci saremmo aspettate, fino a diventare addirittura insopportabile.
Ecco, su questo vorrei davvero spendere qualche parola di più, perché questo colonnello Fitzwilliam non coincide assolutamente con il 'mio' personaggio, quello che, a mio avviso, si sarebbe dovuto evolvere a partire da Orgoglio e Pregiudizio. Se è pur vero che in P&P era un figlio secondogenito che sapeva di doversi sposare 'bene' per mantenere il livello di vita a cui era abituato, era dotato purtuttavia  di un carattere bonario e gioviale. Diventato Visconte Hartlep, invece, il personaggio sembra piuttosto tenebroso, prepotente e fiero della sua nobiltà e della sua mascolinità - e in questo si contrappone al nuovo personaggio inserito dalla James, Mr Alveston.

L'edizione Faber and Faber
Anche Mary, sposatasi prima di Kitty (in deroga a quanto dichiarato da Jane Austen nell'originale), mostra una trasformazione che significa vera e propria maturazione autonoma - che viene, anche nel suo caso, concretizzata da un'immagine molto bella: ha trasformato l'unica stanza per ospiti della sua nuova casa in biblioteca (avete notato come l'amore per i libri ricorra in questo romanzo?). Vero!
Tra le conferme troviamo una Jane splendida e degna amica-sorella della signora di Pemberley, del tutto coerente con la Jane quieta e perspicace dell'originale.
Nel mezzo stanno i due scapestrati per eccellenza, Wickham (che non muore, no, ma ci va molto vicino) e Lydia. Curiosamente, anche qui (come in altri derivati austeniani) i due finiranno nel Nuovo Mondo per cogliere nuove opportunità e magari sfruttare al meglio la loro "seconda occasione" (anche se diventa difficile crederlo...). Non sveliamo troppo, però.

Jena Malone, Pride and Prejudice 2005
La nuova entrata, Mr Alveston - già citata da LizzyGee - incarna perfettamente la nuova generazione degli eroi austeniani, brillante e carismatico come si conviene ai giovani di belle speranze e molta intraprendenza, e al quale, non a caso, P.D. James regala l'aperta dichiarazione femminista che avete potuto leggere in precedenza.

C'è anche una piacevolissima seppur breve incursione di alcuni personaggi di altri romanzi: Sir Walter Elliot e sua figlia Elizabeth (a chi saranno mai associati questi due campioni di falsità e ignoranza?...) e Mrs Harriet Martin e i due splendidi coniugi Knightley. Forse questi sono i romanzi preferiti dell'Autrice, dopo P&P? Questa è una delle sorprese piacevoli che più ho gradito in questo romanzo: l'interazione dei due Elliot con... OK, non lo dico per non sciuparvi il gusto di scoprirlo e l'intervento finale dei Martin e dei Knightley mi hanno fatto davvero andare in brodo di giuggiole. L'altra sorpresa, che mi ha lasciata davvero col fiato mozzo, l'ho trovata davvero fantasticamente congegnata da Dame James. Non ve la posso rivelare; vi dico solo che riguarda un personaggio marginale di P&P e un altro un po' più importante. Ad ogni modo, questa rivelazione - proprio perché inattesa - è stata più sorprendente della soluzione stessa del giallo.

Il Giudizio delle Lizzies


In conclusione, la trama gialla è, sì, molto leggera (con i dovuti distinguo, ricorda quelle create da Stephanie Barron per la sua Jane investigatrice) e da un'ottima specialista come P.D. James ci saremmo aspettate di più. Ma crediamo che la mano dell'Autrice sia stata volutamente tenuta a freno per rispettare la brillantezza dell'originale. Il quale viene omaggiato con grande maestria in questo splendido sequel (a parte il povero colonnello Fitzwilliam che ne esce stravolto e odioso!...). Da Janeite siamo soddisfatte di una Austen Inspired Novel perfettamente coerente.


 LINK UTILI  
Anteprima Morte a Pemberley 
☞ Anteprima Death comes to Pemberley
☞ Presentazione Gruppo di Lettura
☞ Prima Tappa
☞ Seconda Tappa
 Terza Tappa
☞ Il Segnalibro di LizzyP

5 commenti:

Gwen1984 ha detto...

Care Lizzies,
Avete accresciuto il mio desiderio di leggerlo ;-) sono contentissima dell'edizione in italiano, promette di essere un sequel piacevolissimo!

Gabriella Parisi ha detto...

Anche noi Lizzies siamo curiosissime di vedere questa edizione italiana. :)

Sara Pugliese ha detto...

Ero titubante, ma ora credo che lo prenderò.

Anonymous ha detto...

adoro pd james, adoro jane austen insieme saranno favolose I SUPPOSE baci grazie sandra

Gabriella Parisi ha detto...

@Sara e @sandra, poi ci fate sapere cosa ne pensate! ;)

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