Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,
Eccoci giunti all'Ultimo Atto di questo Bicentenario di Mansfield Park.
Come sapete, per concludere i festeggiamenti, abbiamo scelto di leggere, in un'unica tappa
Dal 31 GENNAIO al 6 FEBBRAIO 2015
Lover's Vows (Giuramenti di Innamorati), la pièce teatrale che i personaggi di Mansfield Park cercheranno di mettere in scena nei capitoli dal 13 al 18 del romanzo.
Lovers' Vows fu trasposto liberamente da Elizabeth Inchbald basandosi su una commedia tedesca, Das Kind der Liebe (Il figlio dell'amore) di August von Kotzebue nel 1790.
Vi ricordiamo che sul web la commedia è disponibile sia in inglese che nella sua traduzione italiana a cura di G. Ierolli.
Per chi invece volesse un'edizione cartacea, consigliamo L'Edizione Speciale del Bicentenario di Mansfield Park di JASIT in cui si può trovare in Appendice la traduzione di Giuramenti d'innamorati, sempre a cura di G. Ierolli.
Vi lasciamo con l'introduzione a Lover's Vows di Giuseppe Ierolli, che potrete leggere sul sito jausten.it
INTRODUZIONE A LOVERS' VOWS
Nella vicenda della recita mancata a Mansfield Park, che si sviluppa nei capp. 13-18 del romanzo, con una coda nel capitolo successivo, dove è descritto lo smantellamento dello scenario a seguito dell'inaspettato arrivo di Sir Thomas, JA utilizzò un'opera teatrale molto famosa all'epoca, Lovers' Vows, la cui conoscenza dava per scontata nei suoi lettori, in particolare nel cap. 14, dove la discussione sull'attribuzione delle parti è molto più comprensibile se si conosce la commedia e il ruolo di ciascuno dei personaggi. La rivalità tra Maria e Julia per il ruolo di Agatha diventa infatti molto più chiara, se si conoscono i numerosi momenti in cui chi impersona il ruolo di Agatha ha la possibilità di avere un contatto fisico con Frederick (la parte assegnata a Mr. Crawford), il figlio tornato dopo molti anni, che dev'essere naturalmente più volte abbracciato e stretto al petto.
Lovers' Vows ("Giuramenti di innamorati") è un libero adattamento in inglese di un'opera teatrale di August von Kotzebue (1761-1819), Das Kind der Liebe ("Il figlio dell'amore"), del 1790. Il testo inglese è di Elizabeth Inchbald (1753-1821), che nella prefazione all'opera precisa di aver lavorato su una traduzione letterale dal tedesco (non sua, dato che si confessa "totalmente ignara della lingua tedesca") e di aver adattato la vicenda al gusto inglese. La commedia fu rappresentata per la prima volta al Covent Garden l'11 ottobre 1798, ebbe un successo immediato e fu poi replicata per anni nei teatri inglesi e stampata più volte in volume. (G. Ierolli da jausten.it)
Attendiamo i vostri commenti e tutte le possibili considerazioni relative alla commedia all'interno di Mansfield Park.
Naturalmente, chi volesse, può continuare a festeggiare, assaporando nuovi derivati di Mansfield Park o rileggendo quelli che ha gradito maggiormente.
QUI troverete alcuni dei derivati del terzo romanzo di Jane Austen e i link alle nostre recensioni.
Naturalmente, chi volesse, può continuare a festeggiare, assaporando nuovi derivati di Mansfield Park o rileggendo quelli che ha gradito maggiormente.
QUI troverete alcuni dei derivati del terzo romanzo di Jane Austen e i link alle nostre recensioni.
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1 commenti:
Diciamo che già sul titolo tedesco dell'opera da cui è stata tratta questa piece teatrale, Das Kind der Liebe (Il figlio dell'amore), ci sarebbe da obiettare. L'opera infatti doveva essere rappresentata a Mansfield Park da numerose signorine nubili, e non era bene che venissero messe in contatto con una situazione che all'epoca sarebbe stata considerata piuttosto delicata.
Tanto più che una di loro doveva interpretare la parte della donna sedotta e abbandonata. Maria, nell'imporsi per la parte di Agatha, trova come giustificazione il suo essere fidanzata, al contrario della più giovane e "ingenua" Julia. In realtà lei vuole fortemente quel ruolo per poter stringere ripetutamente al seno Henry Crawford, il figlio dell'amore.
Riguardo agli altri ruoli, credo che Anhalt sia perfetto per Edmund e il Conte Cassel per Rushworth; c'è quasi una corrispondenza.
Anche Mary Crawford come Amelia è perfetta, sebbene il personaggi della commedia non si faccia scrupoli a scegliere un umile precettore/ecclesiastico per amore senza pretendere da lui che abbia ambizioni che ne migliorino il valore sociale. È evidente che Amelia sia innamorata, mentre di Mary Crawford continuo a nutrire i miei dubbi.
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