Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,
Eccoci giunti alla Prima Tappa del nostro Il nostro secondo Gruppo di Lettura per questo Bicentenario di Emma. La scorsa settimana abbiamo annunciato che ci dedicheremo a
Alexander McCall Smith è stato scelto oculatamente da Harper Collins per il Jane Austen Project che ha già visto le firme di Joanna Trollope sul retelling di Sense and Sensibility e quella di Val MacDermid su quello di Northanger Abbey.
Noi Lizzies siamo impazienti di inaugurare questa Prima Tappa, e voi?
Emma (A Modern Retelling)
di Alexander McCall Smith
di Alexander McCall Smith
Alexander McCall Smith è stato scelto oculatamente da Harper Collins per il Jane Austen Project che ha già visto le firme di Joanna Trollope sul retelling di Sense and Sensibility e quella di Val MacDermid su quello di Northanger Abbey.
Noi Lizzies siamo impazienti di inaugurare questa Prima Tappa, e voi?
SCHEDA LIBRO
Titolo: Emma
Sottotitolo: A Modern Retelling
Casa editrice: The Borough Press (Harper Collins)
Pagine: 368
Data pubblicazione: 6 novembre 2015
Descrizione: L'estate dopo aver finito l'università, Emma Woodhouse torna a casa nel villaggio di Highbury per prepararsi al lancio della sua attività di designer d'interni. Poiché nutre grandiosi progetti per il futuro, Emma ritorna a casa del padre, un ipocondriaco che vive seguendo una dieta ferrea di vegetali e integratori vitaminici.
Presto Emma diventa amica di Harriet Smith, un'ingenua ma affascinante assistente insegnante in una scuola gestita dalla stravagante Mrs. Goddard. Harriet ispira Emma a fare le cose che le riescono meglio: offrire una guida ai meno saggi sulle cose del mondo e fare buon uso delle sue doti di combina-matrimoni.
Per fortuna, quell'estate le offre abbondanti opportunità per farlo, poiché molti amici, sia nuovi che di vecchia data, sono attratti nella sfera di Emma, che non sempre fornisce consigli giudiziosi. Tra essi ci sono Frank Churchill, l'attraente figliastro della sua ex-governante; George Knightley, il cognato di Emma e suo carissimo amico; l'affascinante ma borioso Philip Elton e, naturalmente, la perfetta (e perfettamente irritante) Jane Fairfax.
La satira discreta di Alexander McCall Smith e la sua delicata sensibilità vecchio stile dimostrano di essere perfette per far rivivere l'arguzia di Jane Austen e i suoi personaggi. Malgrado le carrozze siano state sostituite dalle Mini Cooper e il tè dal cappuccino, la storia di Emma resta splendidamente immortale.
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☞9/15 ottobre -- capp. 1 - 8
16/22 ottobre -- capp. 9 - 15
23/29 ottobre -- capp. 16 - 21
Noi Lizzies non vediamo l'ora di cominciare l'avventura con Emma in versione di Alexander McCall Smith per festeggiare assieme questo splendido Bicentenario. E voi? Siete pronti? Non dimenticate di lasciare i vostri commenti nel corso della lettura, anche dopo un solo capitolo, se pensate di avere qualcosa di interessante da dire (ma anche moderatamente interessante o una sciocchezza: a noi piace molto Miss Bates!)
BUONA LETTURA!!!
Link utili
☞ Gruppo di Lettura Emma di Nancy Butler e Janet Lee
4 commenti:
La presentazione di Mr. Woodhouse nel primo capitolo è esilarante. E anche la sua interazione con Miss Taylor nel secondo rivela molto di Emma.
La fobia dei ragni... quante risate mi sono fatta. Vado subito a leggere il terzo capitolo! :D
Ci sono anch'io! :)
In effetti, l'autore sembra divertito da Mr Woodhouse tanto da soffermarsi a immaginare i suoi pensieri per capitoli interi! XD
Miss Taylor forse è un tantino forzata... da un lato è indipendente e modernissima, fin troppo autoritaria e sicura di sé, dall'altro però suggerisce un'educazione vecchio stampo, senza allontanare le bambine da casa, quando sappiamo bene che l'indipendenza e la forza di carattere sono frutto dell'esperienza nel mondo esterno.
La mia percezione del personaggio originale è più dolce, vicino a una figura materna che dice la sua anche ad alta voce, ma non sfida apertamente il padrone di casa rischiando di perdere il posto!
Voi che ne dite?
Mah, io nel suo essere scozzese ho visto un po' dello stesso McCall Smith in Miss Taylor, un modo per cercare di far ragionare il poco pratico e forse un po' troppo fissato Mr. Woodhouse (che, pur essendo più giovane nella prima parte del libro, è addirittura peggio dell'originale!)
Invece, nel non voler mandare via le ragazze, ci ho visto un po' di egoismo, il modo per mantenere un lavoro che non avrebbe avuto più senso di essere se le ragazze fossero state in collegio.
Poi, più avanti, quando Isabella era ormai sposata ed Emma all'università, con il cambio di denominazione del lavoro (ma non le sue effettive incombenze) da governante delle figlie a segretaria di Mr. Woodhouse, Miss Taylor accetta di essere ormai parte di quella famiglia un po' bizzarra, avendo ormai accettato da tempo quello che per lei è certo più che un lavoro.
Bella anche la parte che ci spiega tutta la storia di James Weston e Frank Churchill. Buona l'idea di allontanare il ragazzo fino in Australia (altrimenti, al giorno d'oggi, non avrebbe avuto senso una lontananza più risicata, facilmente colmabile con poche ore o addirittura minuti di macchina o di treno). Però ho trovato il racconto un po' confuso cronologicamente... Vedremo ora come si avvicinerà a Miss Taylor, anche se mi sembra che Emma sia già in ritardo nel suo matchmaking.
Quello che non mi convince moltissimo rispetto ad altri retelling è che McCall Smith ha lasciato quasi intatta l'ambientazione, facendoci spesso dimenticare che ci troviamo ai giorni nostri e non due secoli fa. Sì, OK, ci sono i riferimenti alla tecnologia, ma non sono così frequenti da darci sempre un quadro preciso del periodo storico in cui il romanzo è ambientato.
Anche io mi sono trovata diverse volte a dimenticare che la storia si svolge ai giorni nostri. Forse sono proprio gli stranieri atteggiamenti di Mr Wodehouse a mandarmi fuori strada
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