Recensiamo oggi un libro recentemente uscito per i tipi di Neri Pozza, nella collana SuperBeat, ambientato nell'Inghilterra del 1840 con protagonista Cassandra Austen, ovvero
MISS AUSTEN di Gill Hornby
SCHEDA LIBRO
Autore: Gill Hornby
Titolo: Miss Austen
Traduttore: Alessandro Zabini
Editore: Neri Pozza (collana SuperBeat)
Pagine: 304
Data pubblicazione: 20 gennaio 2020 (ebook); 23 aprile 2020 (cartaceo)
Descrizione: Nel marzo del 1840, Cassandra Austen decide di recarsi nel vicariato di Kintbury, nel Berkshire, in visita a Isabella Fowle figlia del reverendo Fulwar Craven Fowle e di Eliza Lloyd, amica di vecchia data di lei e di sua sorella Jane. Il viaggio in carrozza dalla sua casa di Chawton a Kintbury è scomodo e alquanto dispendioso, ma è quanto mai opportuno. Isabella Fowle si trova nella triste condizione, già nota a Cassandra, di dover abbandonare la casa in cui è vissuta fin dall’infanzia. Con la morte del vicario padre, la donna è rimasta infatti orfana di entrambi i genitori e, dal momento che non si è maritata, priva com’è di eredi maschi, dovrà lasciare il vicariato nelle mani di un certo Mr Dundas. Recare una parola di conforto in simili circostanze è, per Cassandra, doveroso. Non è, tuttavia, la sola ragione che la spinge a Kintbury. Vi è un altro, fondamentale compito che la sorella di Jane Austen deve assolvere. Un tempo, lei e Jane avevano inviato diverse missive personali a Eliza, lettere che ora possono trovarsi ancora in qualche dimenticato cassetto a Kintbury, col rischio di cadere in mani sbagliate. Cassandra è l’esecutrice letteraria della sorella, la protettrice del suo lascito. Nel tempo che le rimane, farà tutto quanto in suo potere per cercare e distruggere qualsiasi prova possa compromettere la reputazione di Jane. Quello che, tuttavia, Miss Austen non ha previsto giungendo a Kintbury, è l’ondata di nostalgia che la travolge non appena varca la soglia della canonica. La prima volta che vi ha messo piede era infatti una giovane gentildonna con indosso il suo abito più bello. Promessa sposa di Tom Fowle, fratello di Fulwar, era stata accolta dalla famiglia al completo e dall’intera servitù schierata in solenne ammirazione… Basato sulla corrispondenza privata tra Jane e Cassandra Austen, Miss Austen non soltanto rivela il rapporto di profondo affetto che ha legato la più amata delle scrittrici inglesi alla sorella maggiore, ma, attraverso lo sguardo inedito di Cassandra, getta una luce nuova sulla vita dell’autrice di Orgoglio e pregiudizio.
Titolo: Miss Austen
Traduttore: Alessandro Zabini
Editore: Neri Pozza (collana SuperBeat)
Pagine: 304
Data pubblicazione: 20 gennaio 2020 (ebook); 23 aprile 2020 (cartaceo)
Descrizione: Nel marzo del 1840, Cassandra Austen decide di recarsi nel vicariato di Kintbury, nel Berkshire, in visita a Isabella Fowle figlia del reverendo Fulwar Craven Fowle e di Eliza Lloyd, amica di vecchia data di lei e di sua sorella Jane. Il viaggio in carrozza dalla sua casa di Chawton a Kintbury è scomodo e alquanto dispendioso, ma è quanto mai opportuno. Isabella Fowle si trova nella triste condizione, già nota a Cassandra, di dover abbandonare la casa in cui è vissuta fin dall’infanzia. Con la morte del vicario padre, la donna è rimasta infatti orfana di entrambi i genitori e, dal momento che non si è maritata, priva com’è di eredi maschi, dovrà lasciare il vicariato nelle mani di un certo Mr Dundas. Recare una parola di conforto in simili circostanze è, per Cassandra, doveroso. Non è, tuttavia, la sola ragione che la spinge a Kintbury. Vi è un altro, fondamentale compito che la sorella di Jane Austen deve assolvere. Un tempo, lei e Jane avevano inviato diverse missive personali a Eliza, lettere che ora possono trovarsi ancora in qualche dimenticato cassetto a Kintbury, col rischio di cadere in mani sbagliate. Cassandra è l’esecutrice letteraria della sorella, la protettrice del suo lascito. Nel tempo che le rimane, farà tutto quanto in suo potere per cercare e distruggere qualsiasi prova possa compromettere la reputazione di Jane. Quello che, tuttavia, Miss Austen non ha previsto giungendo a Kintbury, è l’ondata di nostalgia che la travolge non appena varca la soglia della canonica. La prima volta che vi ha messo piede era infatti una giovane gentildonna con indosso il suo abito più bello. Promessa sposa di Tom Fowle, fratello di Fulwar, era stata accolta dalla famiglia al completo e dall’intera servitù schierata in solenne ammirazione… Basato sulla corrispondenza privata tra Jane e Cassandra Austen, Miss Austen non soltanto rivela il rapporto di profondo affetto che ha legato la più amata delle scrittrici inglesi alla sorella maggiore, ma, attraverso lo sguardo inedito di Cassandra, getta una luce nuova sulla vita dell’autrice di Orgoglio e pregiudizio.
Recensione di LizzyGee
Come si può definire questo romanzo? Forse una biografia romanzata su Cassandra Austen e, trasversalmente, su sua sorella Jane Austen. Una giustificazione al fatto che Cassandra bruciò buona parte della corrispondenza di Jane. Una lunga riflessione sulla condizione di "zitella" nel XIX secolo.
Anna Maxwell Martin: Cassandra Austen nel film Becoming Jane (2007) |
Una valorizzazione del villaggio di Kintbury, nel Berkshire, il luogo in cui Gill Hornby abita, e che è il luogo da cui proveniva Tom Fowle, il fidanzato di Cassandra, morto di febbre gialla nelle Indie Occidentali prima delle nozze, lasciandola in una condizione vedovile prima ancora di poter conoscere una qualche felicità coniugale. Kintbury con questo libro diventa un altro luogo austeniano, perché è anche casa di Elizabeth Fowle, nata Lloyd, la sorella minore di Martha e Mary, un'amica legata quindi a filo doppio agli Austen.
Io lo considero una sorta di pacifico romanzo riparatore. Un romanzo che rimette a posto tutti quei castelli di carte che sono stati costruiti facendo illazioni sulle lettere bruciate, sui ricordi fallaci dei nipoti, sulle tracce di arsenico nei capelli di Jane, sulle motivazioni del rifiuto alla proposta di matrimonio di Harris Bigg-Wither; illazioni che sono sfuggite di mano al punto da diventare calunniose.
Silhouette di Cassandra Austen |
Nel 1840, alla morte del reverendo Fulwar Craven Fowle, Cassandra, sapendo che sia lei che Jane hanno scritto numerose lettere all'amica Elizabeth - lettere che potrebbero essere compromettenti perché parlano della vita privata di Jane, ma anche della sua, o fanno dei commenti poco gradevoli su parenti che sarebbe inutilmente crudele far restare male ora che Jane è morta da più di vent'anni - va ad aiutare la figlia di Elizabeth, Isabella - che è restata accanto al padre fino alla fine dei suoi giorni - a sgomberare la canonica per il nuovo parroco, cercandole una nuova sistemazione ma, soprattutto, cercando le lettere da riportare a Chawton per fare un falò di quelle meno innocue.
Rileggendo le lettere - che sono tutte scritte di sana pianta dalla Hornby, che si è ispirata allo stile di Jane Austen - Cassandra ripercorre alcuni episodi della sua vita e di quella di Jane, a partire dal fidanzamento con Tom Fowle, al dolore per la sua perdita, al trasferimento a Bath, eccetera, eccetera; tutto ricostruito perfettamente dal punto di vista storico, dando a ciascun episodio il suo giusto valore.
Anna Maxwell Martin e Anne Hathaway nel film Becoming Jane (2007) |
Perché non è detto che la storia d'amore di Jane con un gentiluomo conosciuto in una località balneare riportata sui Memoir familiari sia vera. Caroline Austen, la figlia più giovane di James, ricordava ben poco, e probabilmente ci ricamò sopra per dare alla zia una storia romantica, non sapendo fornire, peraltro, nessun particolare, se non che l'anno successivo Jane seppe che l'uomo che amava era morto. La Cassandra della Hornby non smentisce, pur sapendo di essere stata lei a conoscere qualcuno a Sidmouth, qualcuno di cui si è innamorata - ricambiata - ma a cui rinuncia per la promessa fatta a Tom prima della sua partenza per le Indie Occidentali e, soprattutto, per restare accanto ai genitori e a Jane, perché sente che i suoi doveri verso la famiglia sono più importanti dei doveri verso se stessa e la propria felicità. Perché la felicità si può trovare anche nella tranquillità accanto a una sorella in un piccolo cottage nello Hampshire e non solo in una grande tenuta nel Derbyshire.
Cassandra sa che la sua condizione di sorella nubile e dal temperamento dolce la espone a essere considerata quasi una sorta di bambinaia da parte delle cognate, in particolare da Elizabeth, la moglie di Edward, che non si fa scrupoli a sfruttare il tempo di Cassandra a suo piacimento. Tanto Cassy è nubile, no? Cos'altro avrà mai da fare?
Perché è vero che probabilmente fu Cassandra a convincere Jane nell'arco di una notte a rifiutare la proposta di matrimonio - già accettata - di Harris Bigg-Wither, ma solo perché la fece ragionare sulla sua indipendenza. In quei tempi ci si sposava per conquistare una certa indipendenza e soprattutto una sicurezza economica. Ma Jane avrebbe avuto sì la sicurezza, ma sarebbe diventata schiava dei mille impegni di Manydown, la tenuta dei Bigg, e non avrebbe avuto più tempo per se stessa e, soprattutto, non avrebbe più avuto tempo per scrivere.
E il racconto di questi episodi ripara in un certo senso alle folli calunnie di un'altra Hornby, che ha osato dichiarare che Jane e Cassandra avessero una relazione saffica, e che Cassandra abbia fatto cambiare idea a Jane dopo una notte d'amore!
Greta Scacchi e Olivia Williams nel film Miss Austen Regrets (2008) |
Perché se è vero che Mary Lloyd Austen doveva essere una persona insopportabile, a volte invidiosa e meschina - di sicuro non rese la vita della piccola Anne, la figlia di primo letto di James Austen, una passeggiata - è pur vero che il personaggio che esce fuori da The Mysterious of Miss Austen di Lindsay Ashford è un mostro.
Gill Hornby la rende per quello che doveva essere, un'impicciona, saccente ed egocentrica, colei che probabilmente ispirò il personaggio di Mary Elliot Musgrove (che non per nulla, ha lo stesso nome), ma anche un'amica per le sorelle Austen, che a luglio 1817 a Winchester è capace di ricordare i vecchi tempi con Jane sul letto di morte e di donarle delle risate spensierate.
Era tardo pomeriggio quando Cassy tornò di corsa nella stanza della malata, con il cuore in gola, gli abiti in disordine. Era già tardi? Non poteva essere già troppo tardi! Poi udì parlare e ridere sottovoce. Mary e Jane godevano della reciproca compagnia. "È davvero bello vedervi così" commentò, molto contenta."Stavamo ricordando la nostra giovinezza" rispose Mary.
Ho trovato questa scena molto commovente, quasi una riparazione per tutto il male fatto a Mary dalle farneticanti idee di certi autorucoli.
La tomba di Cassandra Elizabeth Austen a Chawton (a destra, quella a sinistra è della madre) |
È un romanzo che fa vedere tutte le varie sfumature della vita nel nubilato e suggerisce che sia una situazione molto dura, è vero, ma che per alcune donne potrebbe anche essere l'unica alternativa per trovare la felicità nella tranquilla vita di campagna.
Cassy vede nella situazione di Isabella una similitudine con la situazione sua e di Jane prima quando il padre decise di punto in bianco di lasciare la canonica di Steventon a James per trasferirsi a Bath e, successivamente, alla morte del padre, quando la situazione finanziaria delle tre signore Austen le costrinse a trasferirsi in una casa più piccola e poi andare a vivere con Frank e la sua giovane sposa a Southampton.
Tuttavia, alla fine Cassy si rende conto che ciò che per lei era una situazione ideale, non lo è necessariamente anche per Isabella (che ha, peraltro, due sorelle con cui sarebbe difficilissimo convivere).
Devo dire che ho preferito leggere di gran lunga la versione originale del romanzo, pur tenendo aperto in contemporanea il cartaceo in italiano. La traduzione di Zabini, sempre molto elegante, è a volte troppo libera, e perde di vista il vero significato del testo; sebbene nel caso delle lettere la sua traduzione sembri avvicinarle di più allo stile austeniano.
2 commenti:
Mah, dalle impressioni che mi ha suscitato questo post, mi viene da pensare che il romanzo sia infuso di malinconia. Gli spunti sviluppati nella narrazione, però, sembrano tutti molto solidi.
Hai ragione, Ludo, è un romanzo molto malinconico. Del resto, Cass ha ormai 67 anni e si reca in una casa in lutto. Per gli estimatori di Jane Austen, però, è un gran bel romanzo, almeno, secondo la mia opinione.
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