martedì 10 giugno 2025

Serie Jane Austen Investigates di Jessica Bull

 Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,


Oggi parliamo di una serie scritta da Jessica Bull, che al momento è composta da due volumi che, per fortuna, sono stati entrambi tradotti in italiano dalla casa editrice PIEMME, una serie mystery che vede protagonista una giovane Jane Austen, ovvero della serie:

Jane Austen Investigates

Il primo volume della serie ha il titolo originale di Jane Austen Investigates: The Hapless Milliner, ed è uscito nell'edizione italiana con il titolo di Orgoglio delitti e pregiudizio (sottotitolo: Una serata di gala, un misterioso omicidio, un'astuta investigatrice). 


 SCHEDA LIBRO

Autore: Jessica Bull
Titolo: Orgoglio delitti e pregiudizio 
Sottotitolo: Una serata di gala, un misterioso omicidio, un'astuta investigatrice
Serie: Jane Austen Investigates #1
Traduzione di Gioia Sartori
Casa editrice: PIEMME
Data prima pubblicazione27 febbraio 2024
Pagine: 370
Descrizione: È il 1795, e nelle campagne dell'Hampshire una giovane donna, invitata a un ballo in grande stile, è molto felice di poter passare del tempo con il più fascinoso giovanotto locale, il bello e ricco Tom Lefroy, da cui tutte vorrebbero farsi portare all'altare. Ma quella ragazza si chiama Jane Austen... e un ballo così, Tom Lefroy a parte, l'annoia parecchio. Un giorno, da serate come questa tirerà fuori i suoi capolavori, ma per ora a distrarla c'è un diversivo di altro a un certo punto qualcuno ha aperto un armadio e si è trovato davanti... un cadavere.
Il cadavere di una giovane modista molto nota in città.
Come se non bastasse, Georgy, l'amato fratello di Jane, viene accusato dell'omicidio perché in possesso di gioielli appartenenti alla defunta. Jane però è certa della sua innocenza. E così non le resta che mettersi a indagare... E chissà che, cercando l'assassino, non trovi anche qualcos'altro, di ugualmente l'amore.
Un giallo dalle irresistibili atmosfere regency, con una protagonista decisamente speciale.

Recensione di LizzyGee


Che Jessica Bull conosca bene Jane Austen è palese: conosce la sua famiglia e i suoi vicini, le sue opere e le sue lettere, e anche se magari si è divertita ad anticipare o posporre qualcosa, non disturba troppo, tanto più che spiega alla fine di averlo fatto per esigenze di intreccio.

La storia si svolge nell'inverno tra il 1795 e il 1796, e infatti il 16 dicembre Jane compie vent'anni e le viene regalato dai genitori lo scrittoio portatile (cosa che in realtà accadde l'anno precedente), mentre Cassandra è a Kintbury, ospite del fidanzato Tom Fowle. L'autrice ha scelto di dare una sua interpretazione alla storia d'amore tra Jane e Tom Lefroy che è effettivamente molto plausibile, anche se molto vicina a 
Becoming Jane (finale escluso).
Comunque al centro della storia c'è l'assassino di una merciaia belga (in realtà una merlettaia) che ha la sua bancarella al mercato coperto di Basingstoke, e che viene ritrovata morta durante il fidanzamento tra due vicini di casa degli Austen.
Purtroppo, poiché viene trovato in possesso di una collana appartenente alla vittima, Georgie, il fratello secondogenito di Jane - che è non udente e ha qualche handicap mentale di cui si sa molto poco, perché né Jane lo nomina mai nelle lettere che sono giunte fino a noi, né ne fa menzione il suo biografo, il nipote James Edward Austen Leigh, ma che era stato affidato a una famiglia che se ne prendesse cura a pagamento, e che abitava poco distante da Steventon - viene accusato, anche se solo del furto della collana, e incarcerato, per cui Jane, aiutata in parte anche dal fratello Henry, cerca di indagare per scagionarlo.
Lucy Cohu - Eliza de Feuillide in Becoming Jane (2007)
Lucy Cohu (Eliza de Feuillide) e Anne Hathaway (Jane Austen)
in Becoming Jane di Julian Jarrold (2007)
Intanto anche la cugina Eliza de Feuillide, da poco vedova, va in visita a Steventon e semina rivalità tra i fratelli di Jane, Henry e James, anche lui da poco vedovo e con una figlia piccola, Anne, di cui occuparsi. Ma c'è anche Mary Lloyd, decisa a tutto pur di conquistare e sposare James.
Insomma, Bull sa il fatto suo e la storia è decisamente molto gradevole. Intanto aspettiamo il secondo episodio della serie, anche se continuo a non capire perché nel frattempo non traducano gli ultimi episodi della serie con Jane Austen investigatrice di Barron, anche quelli molto, molto validi.


Il secondo volume si chiama A Fortune Most Fatal (anche se inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi The Foreign Princess, titolo che ancora si legge su alcune copertine presenti su Goodreads) e in italiano è stato tradotto col titolo di Ragione, omicidi e sentimento, anche perché durante il corso della storia Jane è nel bel mezzo della stesura di Elinor e Marianne.

 SCHEDA LIBRO

Autore: Jessica Bull
Titolo: Ragione omicidi e sentimento
Sottotitolo: Un'estate di intrighi, un'eredità in bilico, un'astuta investigatrice
Serie: Jane Austen Investigates #2
Traduzione di Fulvia Quercia
Casa editrice: PIEMME
Data prima pubblicazione27 maggio 2025
Pagine: 402
Descrizione: Kent, estate del 1797. Nella splendida cornice di Godmersham Park, tra tè serviti in porcellana fine, passeggiate tra i roseti e balli in grande stile, Jane Austen dovrebbe godersi un soggiorno di tutto riposo. Ma il richiamo del mistero (e dei guai) è sempre troppo forte per lasciarla tranquilla. Il fratello Neddy, speranza dell'intera famiglia, deve mantenere i favori della benestante Mrs. Knight, da cui si aspetta un'eredità più che generosa.
Peccato che la situazione si complichi con l'arrivo di una giovane donna dall'identità incerta e dal fascino indiscutibile, che sembra aver stregato la vecchia signora... e non solo. Chi è questa seducente intrusa? E cosa nasconde davvero? Determinata a scoprire la verità prima che sia troppo tardi, Jane si lancia in un'indagine tra segreti, pettegolezzi e intrighi da salotto.
Un giallo brillante e pieno di charme regency, con una protagonista arguta, ironica e molto, molto più sveglia di quanto la società voglia ammettere. Jane Austen non ha ancora scritto i suoi capolavori... ma ha già fiuto per la verità - e per l'amore.

Recensione di LizzyGee

e 1/2

Ritratto di Edward Austen
Il fratello più fortunato di Jane Austen, Edward detto Neddy, sta per avere il quarto figlio dalla moglie Elizabeth. Poiché Cassandra è prostrata per la morte del fidanzato Tom Fowle, è Jane che dovrà recarsi in Kent per assistere la cognata Elizabeth facendo svagare i tre figli maggiori - tra cui la sua cara Fanny, la primogenita - e facendo le veci della cognata negli eventi mondani. Lo scopo - neanche tanto velato - di Elizabeth è di farle conoscere dei possibili corteggiatori in modo che si sposi al più presto. Si è infatti diffusa la notizia del suo sfortunato flirt con l'irlandese Tom Lefroy, che è finito male anche a causa delle ingerenze della famiglia di lui, che vorrebbe che scegliesse una moglie più benestante della squattrinata Jane.

Anne Hathaway (Jane Austen) e James McAvoy (Tom Lefroy)
in Becoming Jane di Julian Jarrold (2007)
Elizabeth chiede a Jane anche di investigare sulla nuova ospite della suocera, Mrs. Knight (perché Neddy è stato adottato da lei e dal ricco marito Thomas quando aveva circa tredici anni, diventando il figlio che la coppia non ha mai potuto avere) per scoprire chi sia la misteriosa principessa Eleanor, che si spaccia come Infanta di Castiglia e che rischia di soppiantare Edward negli affetti e nel testamento di Mrs. Knight.
Ma, anche se scopre fin da subito che Eleanor è un'impostora, Jane non può fare a meno di provare grande solidarietà per lei quando scopre cosa le è successo. È il periodo in cui Jane sta scrivendo il suo Elinor e Marianne - anzi, ha addirittura rischiato di perderlo all'inizio del romanzo quando la diligenza con cui è arrivata in Kent ha scambiato il suo bagaglio con un altro, facendo quasi partire lo scrittoio portatile di Jane con dentro tutti i suoi manoscritti per il Continente - e la lettura ad alta voce delle lettere delle due sorelle Dashwood a Mrs. Knight, smuove qualcosa in Eleanor, che si confida con Miss Austen, ma anche con le stesse Elinor e Marianne, con cui sente un'affinità a causa delle loro vicissitudini. Ancora una volta, anche se in stato embrionale, la scrittura di Jane è salvifica e, alla fine, le parole di "Eleanor" la aiutano a trovare una nuova dimensione per la sua scrittura (e il discorso indiretto libero, forse, o addirittura il flusso di coscienza).

“I’ll try, I swear to it. Thank you, Miss Jane. Thank you, Miss Dashwood. Thank you, Miss Marianne.” She throws an arm around Jane, kissing her cheek.
Jane does not correct her to say that she is “merely Jane.” There are no impermeable divisions in Jane’s mind. She can slip in and out of her characters as easily as changing into a new gown. Jane is distinctly not her heroines yet none would exist without her, and Jane would not be Jane if it wasn’t for Catherine, Lizzy, Miss Dashwood, and even the diabolical Lady Susan. She has taught her this.*

Con uno stile particolare, che utilizza il presente e non il passato remoto - forse per dare l'idea di immediatezza di un diario - Jessica Bull riorganizza parzialmente la cronologia della vita di Jane Austen (ma tutti gli episodi, tranne quello dell'Infanta di Castiglia, sono veri episodi della sua vita), ricreando il mondo reale della sua famiglia, dei rapporti tra lei, i suoi fratelli e i suoi genitori e gli eventi più importanti di quegli anni. Ottimo lavoro, Mrs. Bull.

*«Ci proverò, lo giuro. Grazie, signorina Jane. Grazie, signorina Dashwood. Grazie, signorina Marianne.» Le getta un braccio sulle spalle di Jane, baciandole la guancia.
Non la corregge dicendo che è «solo Jane». Non ci sono compartimenti a tenuta stagna nella sua mente. Può entrare e uscire dai suoi personaggi con la stessa facilità con cui potrebbe cambiarsi d’abito. Jane chiaramente non è nessuna delle sue eroine, eppure nessuna di loro potrebbe esistere senza di lei. Allo stesso modo, Jane non sarebbe diventata Jane se non fosse stato per Catherine, Lizzy, la signorina Dashwood, e persino la diabolica Lady Susan. È stata lei a insegnarglielo.**

** Ho sostituito il nome nella citazione con un generico Her/lei perché non si sarebbe capito e perché non posso spoilerare il romanzo, ma vi dico che avrei voluto intitolare la recensione Una Godmersham piena di gente. Chi ha letto Daniel Keyes sa cosa intendo.

Godmersham Park, stampa del 1779




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