martedì 19 marzo 2013

Tutti (o quasi) i derivati di Jane Eyre in italiano

Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,
Vi presentiamo oggi tutti i derivati tradotti finora in Italiano di un classico amatissimo, Jane Eyre di Charlotte Bronte. Alcuni sono stati tradotti molti anni fa - a prescindere dalla 'moda' che imperversa in questi anni -, altri sono stati scritti direttamente in italiano (evviva!); altri ancora sono frutto delle recenti tendenze del mercato editoriale. Comunque sia, sono ancora troppo pochi e noi Lizzies speriamo che questo elenco - che sarà soggetto a continue modifiche (lo speriamo!) - si allunghi a dismisura, anche grazie alle vostre eventuali segnalazioni.

Il Grande Mar dei Sargassi di Jean Rhys
Autore: Jean Rhys
Titolo: Il Grande Mar dei Sargassi
Titolo Originale: Wide Sargasso Sea
Casa Editrice: Adelphi
Pagine: 207
Prezzo: € 12,00
Data prima pubblicazione: 30 giugno 1980
Sinossi: Siamo in Giamaica, intorno al 1830, in un mondo dove «tutto era fulgore e tenebra». Da una parte le pratiche del voodoo e le storie degli zombi conosciute attraverso la servitù di colore, dall’altra la calma ferocia dei bianchi, l’intrico delle loro vendette e inganni – e tutto accolto in una natura che stordisce col suo splendore: così appaiono le cose alla piccola Antoinette, che già si sente avvolta in un destino avverso. Segue poi il suo matrimonio con un giovane inglese, che la sposa per interesse: ne nasce una passione tristanica, dove «Desiderio, Odio, Vita, Morte erano terribilmente vicini nell’ombra». Finché un filtro d’amore filtrerà soltanto la sciagura, addensata da generazioni sul capo di Antoinette, facendo una sola rovina di quei termini che prima erano già pericolosamente accostati.
     Cosa ne pensano le Lizzies     
LizzyGee: Ci fa vedere un Edward Rochester molto diverso dall'ideale romantico che compare in Jane Eyre. Intransigente con Antoinette, talvolta crudele, impersona il profittatore, costretto a sposarsi per soldi, che poi non sopporta di stare vicino alla moglie - e ne fa passare di tutti i colori alla poverina, sino a farla impazzire: nonostante ci fosse la tara in famiglia, forse qualcosa si poteva salvare -, salvo poi diventare geloso e intollerante: un bigotto che fa due pesi e due misure. In pratica odioso!
LizzyS: L'ho letto molto tempo fa ma ricordo ancora molto bene il senso di angoscia che mi ispirava ogni riga del libro, e la delusione cocente di vedere un Rochester così spaventosamente trasfigurato in un mostro di cinismo. Chi affronta questo libro deve ricordare che siamo lontanissimi dalle atmosfere appassionate, gotiche e romantiche dell'originale: qui le ombre sono semmai quelle di un incubo senza fine. Vale comunque la pena di leggerlo: nella sua estrema diversità dal romanzo che lo ha ispirato, è un gran bel libro.
     La bambinaia francese di Bianca Pitzorno     
Autore: Bianca Pitzorno
Titolo: La bambinaia Francese
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 498
Data prima pubblicazione: 25 Ottobre 2004
Prezzo: € 10,00
Sinossi: Parigi, 1832. In una sera d'inverno Sophie, nove anni, bussa alla porta della 'étoile' dell'Opéra Céline Varens per consegnarle alcune camicie confezionate dalla madre nella poverissima soffitta di Montmartre. E' l'inizio di una grande amicizia tra la ballerina e l'orfana, che col passare degli anni diventa l'allieva prediletta di un vecchio aristocratico illuminista sopravvissuto alla Rivoluzione Francese e alla delusione dell'Impero e della Restaurazione. Alla scuola di colui che si fa chiamare Cittadino Marchese Sophie incontra i coetanei piú stravaganti, ma il suo prediletto è l'haitiano Toussaint, un piccolo schiavo nero regalato a Céline dal suo innamorato inglese. Insieme, Toussaint e Sophie dovranno affrontare ogni sorta di pericolose avventure, in Francia e in Inghilterra, per salvare la loro protettrice dai suoi persecutori e la piccola Adèle sua figlia dagli inquietanti misteri di una dimora inglese chiamata Thornfield Hall. 
     Cosa ne pensano le Lizzies     
LizzyGee: La Pitzorno ha dichiarato di aver scritto questo romanzo anche incoraggiata dall'esempio di Jean Rhys. Anche in questo caso Rochester non ci fa una bella figura, preparatevi fan! Io l'ho visto sì, come un omaggio a Charlotte Brontë, ma ancora di più a Jane Austen, che proprio dalla Brontë era stata criticata. Ad ogni modo, è un'esaltazione degli ideali illuministici su quelli romantici e - soprattutto - un meraviglioso romanzo storico.
LizzyP: Bianca Pitzorno ha riunito sotto lo stesso tetto Brontiani e Janeites, concedendo ai primi di ritrovare i personaggi e le atmosfere di Jane Eyre e regalando ai secondi il piacere di sostituire al sentimento del romanticismo un ritorno al senno, preferito da Jane Austen.
Il romanzo è una piacevole storia che potrebbe sussistere anche senza un riferimento all’antenato da cui deriva, grazie a personaggi a tutto tondo, una trama avventurosa inserita egregiamente in un contesto storico e sociale, sebbene coglierne omaggi e citazioni sia un ulteriore regalo della lettura.
 Omaggio di LizzyGee a Bianca Pitzorno e La bambinaia francese su La città dei libri sognanti
La figlia di Jane Eyre di Elizabeth Newark
Autore: Elizabeth Newark
Titolo: La figlia di Jane Eyre
Titolo Originale: Jane Eyre's Daughter
Traduzione di Daria Restani
Casa Editrice: TEA
pagine: 320
Prezzo: € 12,00
Data Prima Pubblicazione: 30 settembre 2010
Sinossi: Jane Eyre, povera e orfana, dopo alcuni anni come governante Thornfield Hall, aveva sposato il padrone della tenuta, Edward Rochester. La loro unione era cominciata nel peggiore dei modi: la moglie di Rochester,creduta morta e invece impazzita e prigioniera della vecchia magione da anni, aveva tentato di uccidere entrambi, prima di morire in un incendio provocato da lei Oggi Jane Rochester sono sposati da diverso tempo ed è da qui che parte il romanzo di Elizabeth Newark, vero e proprio seguito di “Jane Eyre”. Janet, la figlia adolescente di Jane e Rochester, sta per fare il suo ingresso in società, ma, vista la partenza dei genitori per la Giamaica, viene temporaneamente affidata alle cure del severo colonnello Dent. Presto viene coinvolta in una serie di misteri legati alla tenuta del colonnello, Highcrest, e a due personaggi maschili antagonisti, il timido e cinico Roderick Landlesse l'affascinante e intraprendente Sir Hugo Calendar. Saprà Janet trovare la sua strada? 
     Cosa ne pensano le Lizzies     
LizzyGee: Un pastiche letterario con gli ovvi riferimenti a Jane Eyre, di cui ricalca le atmosfere gotiche, oltre a riprenderne, ovviamente, i personaggi e lo stile (Perché sì, caro lettore, alla fine lo sposai). Molte citazioni sono state tratte anche da Shirley; inoltre ho trovato molti parallelismi con Cime Tempestose, nella descrizione del paesaggio e del misterioso personaggio di Roderick Landless, descritto quasi come un Heathcliff. Secondo me anche i romanzi di Frances Hodgson Burnett (Il Giardino Segreto e La Piccola Principessa) sono stati una fonte d'ispirazione.
Nel corso del romanzo vengono citati numerosi capolavori letterari, tra cui Orgoglio e Pregiudizio (Charlotte Brontë si sarà rivoltata ancora una volta nella tomba?) 
Una lettura molto gradevole per tornare nell'atmosfera ottocentesca dei romanzi delle sorelle Brontë.
LizzyP: Concordo con quanto già detto da LizzyGee, a mio parere, il soggetto più interessante del romanzo è nel difficile rapporto madre-figlia, un dialogo costante nell'animo di Janet alla conquista della propria identità e dell'approvazione materna.
Una lettura che raccoglie chiari omaggi alla scrittura femminile, riassunti nel ritratto di una nuova eroina, forse più moderna delle sue madrine letterarie, comunque dotata dello stesso spirito d'indipendenza capace di dissolvere le nebbie insistenti della brughiera.
Charlotte. L’ultimo viaggio di Jane Eyre di D. M. Thomas 
Sinossi: Un collezionista di libri antichi scorre una pagina di un manoscritto ingiallito dal tempo. "Lettore, questo quadro del mio matrimonio è molto diverso da quello che ti è stato presentato in versione romantica". Chi scrive è una Charlotte Bronte senza remore, che racconta impudicamente la versione non ufficiale della vera storia di Jane Eyre. Le notti bianche dell'ingenua ma insoddisfatta Jane, giovane sposa devota, la scoperta che il marito, il tenebroso Edward Rochester, ha continuato fino alla morte a sognare e, in senso traslato, a praticare focosi e violenti rapporti con la prima moglie, Bertha Mason, la pazza rinchiusa nelle soffitte del castello, la rivelazione dell'esistenza di un figlio segreto e la partenza alla ricerca della verità. 
Cosa ne pensano le Lizzies     
Non abbiamo letto questo romanzo e - francamente - non siamo neanche tanto interessate a leggerlo, dal momento che fonti attendibili (che invece lo hanno letto) hanno parlato di accoppiamenti selvaggi nel presente e nel passato... Non fa per noi, dunque scusate questa nostra incompletezza!
Il caso Jane Eyre di Jasper Fforde
Sinossi: C'è un 1985 diverso: i libri sono il bene più prezioso, il tempo tende a flettersi all'improvviso e i confini tra realtà e fantasia sono molto morbidi. È il mondo di Thursday Next, trentaseienne dolce e coraggiosa, di professione Detective Letteraria. Thursday ha le sue ombre: non riesce a dimenticare il fratello Anton, caduto in Crimea (dove la guerra non è mai finita) e rimpiange un amore perduto. Ma è una donna piena di risorse. Fa bene il suo lavoro; la rallegrano gli incontri fortuiti con il padre, disertore della CronoGuardia, e le visite al lavoratorio del vecchio e stravagante zio Mycroft. Zio Mycroft è un inventore, affascinato dall'elasticità del tempo, dello spazio della realtà. Dopo lunghi esperimenti, ha trovato la chiave per entrare e uscire (fisicamente!) da un'opera letteraria. Ma l'invenzione cade nelle mani sbagliate. Acheron Hades, criminale diabolico, il terzo uomo più ricercato del pianeta, se ne appropria. Sottrae il manoscritto di Jane Eyre dalla casa natale di Charlotte Brontë, piomba nel romanzo sul più bello e rapisce la povera Jane Eyre in camicia da notte. Poi chiede un riscatto insostenibile... Milioni di fan di Charlotte Brontë sono disperati. Scende in campo Thursday Next. Le indagini la riportano a Swindon, dove vive il suo antico amore. Tra dilemmi sentimentali, pressioni della potentissima Goliath Corporation, sfide all'ultimo sangue con Acheron Hades... riuscirà a portare in salvo Jane Eyre e a rimettere in sesto la sua vita? 
     Cosa ne pensano le Lizzies     
LizzyGee: In un mondo utopico per noi lettori, in cui è la letteratura a governare, in cui il tempo ha un valore diverso perché lo si può ripercorrere avanti e indietro a nostro piacimento, Jane Eyre (il romanzo) diventa protagonista di un inseguimento poliziesco. La nostra protagonista, infatti, Thursday Next (ovvero Giovedì Prossimo) entra fra le pagine del manoscritto originale, causando piccole e grandi variazioni. Thursday Next è la nostra eroina perché rappresenta il classico lettore che si immerge tanto nel romanzo da riuscire ad apportare addirittura dei cambiamenti. Un po' quel che piacerebbe fare a tutti noi! Jasper Fforde ci fa riflettere su come il tempo subisca variazioni quando leggiamo un libro che ci coinvolge; come esso ritorni indietro quando lo rileggiamo o ne rileggiamo alcune scene; come i suoi personaggi vivano e rivivano le emozioni all'interno del libro ogni volta che esso viene riletto. Naturalmente questo capita solo ai libri immortali come Jane Eyre e a personaggi tridimensionali come Rochester. E chissà che, all'ennesima rilettura, il finale non cambi?
LizzyP: Jasper Fforde ha messo su carta un nuovo paradiso, perché l'universo di Thursday Next è una Wonderland che ogni lettore vorrebbe visitare al di là dello specchio! Avete mai sognato di entrare fra le pagine di un libro ed interagire con personaggi ed eventi sino a cambiarne la trama? E se un malintenzionato potesse persino rapirne i protagonisti? Immaginate le conseguenze: ogni libro rischierebbe di dissolversi nel nulla, perdendo la propria ragion d'essere e il proprio pubblico.
Questo che vede minacciato l'intramontabile Jane Eyre, è solo il primo di una serie di romanzi incentrati sulle indagini di Thursday Next che si muove determinata tra le due dimensioni di una realtà al limite della fantascienza e la fantasia delle pagine d'inchiostro, abitate da personaggi incredibili, oggetti tecno-magici e la logica assurda di un Paese delle Meraviglie.
Assolutamente da leggere!
Rebecca, la prima moglie di Daphne Du Maurier
Sinossi: Una giovane dama di compagnia in vacanza a Montecarlo; Maxim de Winter, un affascinante vedovo che le propone di sposarlo; Manderley, un'inquietante castello della Cornovaglia che sembra vivere nel ricordo di Rebecca, defunta moglie del giovane sposo, la cui inquietante presenza incombe sulla nuova coppia ogni giorno di più. Ma il racconto è soprattutto l'indimenticabile storia di una giovane donna consumata dall'amore e alla disperata ricerca della sua identità. 
     Cosa ne pensano le Lizzies     
LizzyGee: Non si può parlare di un derivato vero e proprio, ma solo di un omaggio. Daphne Du Maurier è abilissima nel ricreare atmosfere gotiche e suspense che ricordano Jane Eyre. Potete leggere il mio confronto fra i due romanzi > QUI <
La Tredicesima storia di Diane Setterfield
Sinossi: Margaret Lea è una giovane libraia antiquaria che negli anni trascorsi con il padre tra pagine immortali e volumi sepolti dall'oblio, ha coltivato una quieta passione per le biografie letterarie in cui di tanto in tanto si cimenta. La sua prevedibile esistenza viene sconvolta il giorno in cui Vida Winter, sfuggente e carismatica scrittrice alla fine dei suoi giorni, la incarica di scrivere la sua biografia ufficiale. Margaret parte alla volta dell'isolata magione dell'anziana autrice, nelle campagne dello Yorkshire, e rimane immediatamente stregata dalle vicende della singolare famiglia Angelfield e dalla sorte di un misterioso racconto che Vida Winter non ha mai voluto pubblicare... "La tredicesima storia" dipana così davanti agli occhi del lettore non solo il tempestoso trascorrere di esistenze avvolte dal segreto, ma anche la complessa, intensissima amicizia tra due donne di differenti generazioni che, dietro la magica finzione del narrare, troveranno l'una nell'altra verità su se stesse a cui mai sarebbero potute arrivare da sole.
     Cosa ne pensano le Lizzies     
LizzyP: La trama è racchiusa fra le due protagoniste, Margaret e Vida, una lunga partita a scacchi che ad ogni nuova mossa narra parte della vita nascosta o svelata delle giocatrici, in un'altalena di assoli che finisco per confondersi, scoprendo pian piano la somiglianza che ne lega i destini. I riferimenti a Jane Eyre sono soprattutto nella libreria comune alle due protagoniste, fattore determinante per fare di Margaret la biografa ideale di Vida.
Un buon romanzo con un finale non scontato, da leggere anche se non si cerca Jane Eyre, poiché ad un romanzo che parla di libri si deve sempre concedere un'occasione.
 I derivati in inglese che abbiamo letto
☞ Jane di April Lindner
Jane Slayre di Sherry Browning Smith

22 commenti:

Charlotte Michelle Dickens ha detto...

Di questi, ho avuto modo di leggerne quattro.

Trovo che "Il grande mare dei Sargassi" sia un capolavoro indiscusso e, non so, ma non riesco a vederci un Rochester così odioso come dite. Al contrario, riesco a percepire una certa insofferenza, una certa delusione in lui, che mi permette di capire meglio e di amare ancora di più il personaggio del romanzo originale.

"La bambinaia francese" invece, è tanto ben scritto quanto improbabile. Nel senso che... un'interpretazione più crudele di Rochester e Jane non si poteva dare! Tutto il resto è stupendo, lo ammetto: il personaggio di Cèline, quello di Sophie, di Toussi e anche quello del Cittadino Marchese, ma ho amato troppo i protagonisti originali per accettare di vederli bistrattati tanto duramente!

Passiamo a "La figlia di Jane Eyre". Questa versione "50 sfumature" di una figlia che si eccita la notte pensando al padre e per questo odiata un po' dalla madre, non è che mi sia piaciuta più di tanto. Quasi peggio della Jane Eyre cacciatrice di zombie.

E infine, "Il caso Jane Eyre". Caruccio, niente male. Questo può andare! :) Comunque, ho sentito dire che anche "La figlia del reverendo" sia ispirato al lavoro di Charlotte.

Camilla P ha detto...

Io ho letto solo i libri della Pitzorno e di Fforde: adorati entrambi!

Bellissima idea quella di raccogliere i vari "derivati" :)

annaritaverzola ha detto...

Conosco tutti i libri che avete citato, tranne "L'ultimo viaggio di Jane Eyre" per il quale accolgo volentieri il vostro suggerimento. Non ho ancora letto "Il grande mare dei Sargassi" e "La figlia di Jane Eyre", e le vostre recensioni sono illuminanti. Concordo anche con ciò che avete scritto sugli altri derivati, che danno, ognuno a modo proprio, o più o meno ironicamente o in modo approfondito, una diversa visuale sull'immortale romanzo di zia Charlotte. Grazie e salutissimi!
Annarita

Carmen ha detto...

Ho adorato "Rebecca" e "La tredicesima storia"!! Grazie per la lista!

Gabriella Parisi ha detto...

Addirittura paragonare La figlia di Jane Eyre a Cinquanta sfumature! E allora Charlotte...

Ho guardato la trama de La figlia del reverendo (ma intendi il romanzo della Mayor, vero? Non quello di Orwell) e non mi sembra che abbia tanto in comune con Jane Eyre. Comunque lo leggeremo ed, eventualmente, lo inseriremo. :)

Gabriella Parisi ha detto...

Se ne leggerai altri, facci sapere se il tuo giudizio è in accordo con il nostro, mi raccomando! :)

Gabriella Parisi ha detto...

Grazie a te! :)

Gabriella Parisi ha detto...

Carissima Annarita, facci sapere il tuo parere anche quando leggerai i due libri che mancano all'appello! Grazie !

Toinette ha detto...

Bellissimo post...grazie per le dritte,sono molto interessanti.

Charlotte Michelle Dickens ha detto...

"La figlia del Reverendo" purtroppo non l'ho letto in prima persona per poter dire quanto sia davvero ispirato o no, ma sono iscritta ad un forum janeryano dove c'è un topic interamente dedicato ai vari prequels e sequels (anche stranieri) e questo era considerato tale. ;)

romina angelici ha detto...

grazie alla vostre utilissime indicazioni è più semplice districarsi in mezzo a tanti titoli di romanzi più o meno, pre e post derivati.

Gabriella Parisi ha detto...

Lo leggeremo e ti sapremo dire. Intanto grazie!

Sappiamo che in inglese ce ne sono tanti altri. Io ne ho tre in lista d'attesa: The Ivy Tree di Mary Stewart, Jenna Starborn e Ironskin, ma chissà quando troverò mai il tempo di leggerli. E sto aspettando di poter mettere le mani su Catherine il retelling in chiave moderna di Wuthering Heights, perché Jane, della stessa autrice (April Lindner) mi è piaciuto assai!

Gabriella Parisi ha detto...

Grazie, Toinette

Gabriella Parisi ha detto...

Grazie, Romina, sei sempre gentilissima. :)

FranBri ha detto...

Post più che perfetto!!! La prossima settimana discuterò la mia tesi di laurea. Titolo? "Rappresentare Jane Eyre. Dalla riscrittura di Jean Rhys alla versione per l'infanzia di Bianca Pitzorno". Ho visto oggi per la prima volta il vostro blog...so già che diventerà una delle mie letture preferite ;)

Gabriella Parisi ha detto...

In bocca al lupo FranBri!!! E facci sapere come è andata!

LaLeggivendola ha detto...

Oh, grazie delle segnalazioni *w*
Il caso Jane Eyre l'ho adorato, idem per Rebecca la prima moglie. Ed ora credo che uscirò a prendermi La tredicesima storia.

Gabriella Parisi ha detto...

Credo anch'io che presto seguirò il consiglio di LizzyP! :)

Gwen1984 ha detto...

Concordo con voi su "La bambinaia francese", "Il caso Jane Eyre" e "La tredicesima storia": letti ed adorati, sia per il loro legame con il romanzo brontiano sia per la qualità intrinseca delle storie che raccontano :)
Inoltre, Bianca Pitzorno e Jasper Fforde rientrano a pieno titolo tra i miei scrittori preferiti ;-)
In wishlist da tempo memorabile ho, invece, "Il Grande Mar dei Sargassi" e "Rebecca, la prima moglie". Devo colmare quanto prima queste lacune :-D
Aggiungerò anche, grazie al vostro consiglio, "La figlia di Jane Eyre" ;-)
Siete sempre preziosissime e competenti, grazie ancora e Buona Pasqua :)

The Lizzies ha detto...

Grazie a te, Gwen e Buona Pasqua! :)

Anonymous ha detto...

Utilissimo questo posto e ricco di contenuti! anche io ho letto Il grande mare dei sargassi e La bambinaia francese, e la mia opinione coincide pressapoco con la vostro, forse è un pò più critica nei confronti del personaggio di Rochester.. povero cuore!
Il caso J.E. è stato molto carino!
e ora nella wish list ho aggiunto anche La figlia di jane eyre anche se il commento di qualcuno mi ha già fatto pentire!
ciao silvia

Gabriella Parisi ha detto...

Come sai, @Silvia, dovendo scegliere fra Austen e Bronte, non propendiamo per la prima e ci sembra che lo faccia anche Bianca Pitzorno. ^_^
(Non ci riguardano, naturalmente, le dispute fra fan delle due fazioni, ma, dopo aver letto i libri della trilogia di Jane Bites Back di Michael Thomas Ford questo antagonismo non può non farci sogghignare).
Riguardo a Rochester, confesso (è una MIA opinione personale, non voglio coinvolgere le altre Lizzies) che nelle mie ripetute letture di Jane Eyre ho pensato di lui a priori quello che emerge leggendo la Rhys e la Pitzorno. Sarà che era un uomo dei suoi tempi... non lo so.
Se vuoi vedere un Rochester romantico e più vicino all'idea che ne hanno le fan bronteiane, ti consiglio, invece (nel caso non l'avessi già letto), Il caso Jane Eyre di Jasper Fforde, un modo assolutamente innovativo di rivivere il capolavoro di Charlotte Bronte. ;)

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