lunedì 15 giugno 2015

Voglio fare l'innamorata di Paola Zannoner | Recensione

Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,

oggi ci occupiamo di Voglio fare l'innamorata, un libro per adolescenti che appartiene alla serie Mia di Paola Zannoner, una serie per ragazzi (più specificatamente, per ragazze) in cui la protagonista è una quindicenne che sogna di fare la scrittrice. E infatti è proprio questo, Voglio fare la scrittrice, il titolo del primo romanzo della serie.

Ma cosa c'entra Voglio fare l'innamorata con Old Friends & New Fancies? Vi assicuriamo che questo spensierato romanzo per ragazzine ha molto a che fare con noi, dato che la nostra Mia incontrerà proprio la scrittrice dello Hampshire nel corso delle vacanze estive, e Jane Austen le farà da mentore nel corso della stesura del suo romanzo. Ma... Pensavate che Mia fosse una ragazzina contemporanea? Infatti! Ma lo spirito di Jane Austen non è forse sempre vivo per i Janeites?


SCHEDA LIBRO
Autore: Paola Zannoner
Titolo: Voglio fare l'innamorata
Casa Editrice: De Agostini
Pagine: 304
Data pubblicazione: ottobre 2014
Descrizione: In questo episodio della serie di Mia la nostra protagonista, ormai quindicenne, è pronta a cimentarsi con la stesura di un vero romanzo d'amore! Ospite nella casa di campagna di Claudia, un'amica di sua mamma, Mia fa un incontro davvero particolare... niente meno che il fantasma di Jane Austen, che seguirà passo passo la stesura del primo libro della ragazza, fornendole utili consigli e dibattendo con lei sulla trama e i personaggi, decisamente fuori dagli schemi "ottocenteschi" della rinomata scrittrice. Ovviamente, la sfrenata immaginazione di Mia fa sì che lei non segua esattamente tutto quel che una maestra tanto importante le dice, anzi. 

RECENSIONE di LizzyGee
Lezioni di scrittura con Jane Austen


Niente paura, non è che Mia, la quindicenne che nel primo romanzo della serie voleva fare la scrittrice e nel secondo la giornalista, abbia abbandonato la scrittura per dedicarsi all'amore. Tutt'altro. In Voglio fare l'innamorata, infatti, si ritrova a scrivere un romanzo (d'amore, d'accordo, ecco il perché del titolo) sotto la guida nientepopo' di meno che di Jane Austen. 
Mandata dalla madre ad aiutare l'amica Claudia che ha appena ereditato da sua zia Adriana una casa di campagna isolata, Mia si dovrebbe dedicare a catalogare i libri della fornitissima biblioteca. Invece, ogni volta che entra in quella stanza dall'odore di carta antica e un po' ammuffita, si ritrova davanti Miss Jane Austen (o meglio, il suo spirito), che sostiene di essere la sua insegnante di scrittura e che vuole aiutarla nella stesura di un romanzo.

Isolata dal mondo "civile", Mia avvertirà più che mai la mancanza della rete, e non solo perché non può chattare con con le amiche e con Sean, il suo ragazzo, ma anche perché si rende conto che la minima ricerca - di un semplice nome, magari - senza il web potrebbe impegnarle un numero non specificato di ore, e non solo! Il successo non è garantito.
Insomma, Mia si ritrova isolata e in uno stato vagamente sognante, tuttavia, grazie alle "lezioni" di Jane Austen riuscirà a produrre un breve romanzo, forse dal gusto un po' troppo moderno, forse con qualche anacronismo o incongruenza - dovuti, appunto, alla mancanza di internet o all'utilizzo di un linguaggio per noi comune, ma che usufruisce di nuove conoscenze scientifiche e tecniche -, ma comunque soddisfacente per una quindicenne. Tra l'altro, Jane Austen è piuttosto critica nei confronti di Mia, che, del resto, ha una mentalità politically correct da ragazza del ventunesimo secolo, che cozza con la forma mentis della sua sia pure illuminatissima maestra.

Non tutte le notizie su Jane Austen sono precisissime, ma ci sta, vista l'età della ragazza, che sicuramente non ha avuto modo di leggere tutte le opere e le biografie tradotte in italiano. Inoltre Mia è anche piuttosto suggestionabile, tanto che prende per buona la storia narrata in Becoming Jane  - che, si sa, è molto romanzata - pur non citando direttamente i nomi né del film né dell'attrice. 
A questo proposito (che si rifà appunto alla mancanza di rete e all'impossibilità di collegare un nome a un film, a un attore o a uno scrittore) c'è un siparietto davvero divertente.
Come pure è esilarante una scena che sembra tratta da Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello, con i protagonisti del romanzo di Mia che non sempre sono disposti a seguire le disposizioni dell'autrice. Ed è proprio vero: a volte i personaggi sfuggono di mano ai propri creatori per condurre una vita propria, forzando la mano all'autore nella stesura dei passi successivi della storia.

Tuttavia, se per Mia si può chiudere un occhio, non riesco a fare altrettanto per Paola Zannoner, la cui conoscenza di Jane Austen mi è sembrata un po' lacunosa. Quando Mia scrive il primo capitolo del suo romanzo, infatti, Jane Austen si complimenta con lei per l'originalità della situazione di partenza. Un matrimonio. Che, guarda caso, è l'evento che apre Emma. Originalissimo, eh? Un piccolo commento sui punti in comune, no? Anche tenendo presente come poteva essere sprezzante Jane Austen nei suoi giudizi. E il protagonista di colore, se pur non comunissimo, era stato usato da Maria Edgeworth, una contemporanea stimata di Jane Austen per il suo romanzo Belinda del 1801 (romanzo citato in Northanger Abbey), anche se poi la storia venne modificata nella successiva edizione del 1810 perché il matrimonio interrazziale turbava la sensibilità del padre della Edgeworth.
E l'autrice sembra aver trascurato anche i suggerimenti sulla scrittura che Jane Austen diede alla nipote Anne Austen Lefroy, la figlia di James, che voleva seguire le orme della zia.

Insomma, sebbene abbia gradito lo spirito di Mia, in fondo questo libro mi è sembrato l'ennesima storia che scomoda la scrittrice solo per sfruttare il suo nome, e questo un po' mi dispiace, perché speravo in qualcosa di meglio da un'autrice come la Zannoner.
Però non posso neanche del tutto sconsigliarlo ai maniaci di Jane Austen come noi Lizzies; a coloro che vogliono avere la possibilità di leggere tutto quello in cui compare il nome della cara zia per farsi un'idea personale sulla sua effettiva validità.


 L'Autrice
Paola Zannoner vive a Firenze e pubblica da più di 15 anni: è una delle più importanti scrittrici italiane per ragazzi e i suoi libri sono stati tradotti in 20 lingue diverse. Voglio fare l'innamorata è il terzo romanzo delle avventure di Mia, personaggio a cui Paola Zannonerè particolarmente affezionata e di cui ha raccontato la storia in Voglio fare la scrittrice (2007) e Voglio fare la giornalista (2011).

0 commenti:

Posta un commento