Carissimi Ospiti di Old Friends & New Fancies,
eccoci finalmente al resoconto di questo trascinante Gruppo di Lettura
"The Darcy Cousins" di Monica Fairview
Abbiamo letto con voi quello che potremmo definire "il secondo capitolo" del sequel di Orgoglio e Pregiudizio, scritto ottimamente da Monica Fairview (vedi biografia nella Galleri Ritratti), della quale avevamo letto in precedenza The Other Mr Darcy (vedi recensioni delle Lizzies), restando praticamente entusiaste della sua inventiva, dei suoi personaggi squisitamente integrati a quelli austeniani, della sua cura dei dettagli e del rispetto per l'opera originale, entusiasmo che ha trovato conferma nella lettura che vi invitiamo a valutare leggendo le recensioni qui di seguito.
RECENSIONI
☞ La cugine Darcy: le emozioni di una debuttante di LizzyGee
☞ Piccole donne (di P&P) crescono... di LizzyS
La cugine Darcy: le emozioni di una debuttante
The Darcy Cousins vede l’ingresso di una new-entry, Clarissa Darcy, la giovane e spumeggiante cugina americana, sorella di Robert Darcy (The Other Mr Darcy), a movimentare da subito l’ambiente statico e noioso di Rosings, dove tutti i Darcy sono stati finalmente riaccolti grazie alla nascita del piccolo Lewis, e un’old friend, Georgiana Darcy, pronta a fare il suo debutto in società e trepidante di scoprire cosa le riserverà il domani.
Emilia Fox - Georgiana Darcy in Pride and Prejudice 1995 |
A queste due cugine ne dobbiamo aggiungere una terza, Anne de Bourgh, che comincia ad eludere sempre più spesso la sorveglianza di Mrs Jenkinson — e di Lady Catherine — per incontrare le ospiti più giovani e per fare passeggiate.
Le nostre eroine Georgiana e Clarissa cominciano a conoscere i giovani del vicinato, Mr Gatley e Mr Channing, anche essi cugini fra loro: il primo serio e talvolta pedante, il secondo vivace e affascinante. Georgiana è conquistata da Mr Channing ma, come al solito accade anche nei romanzi di Jane Austen, Mr Channing si rivela un po’ farfallone, un misto di Frank Churchill — che non si cura di giocare con i sentimenti delle giovani che gli gravitano intorno — e Henry Crawford.
Mr Gatley, invece, sembra davvero interessato a Georgiana fin da subito e, preoccupato dalle influenze negative che la cugina Clarissa — troppo esuberante — potrebbe avere nei confronti di Georgiana, comincia a ammonirla, quasi a redarguirla, come potrebbe fare Mr Knightley con Emma.
Il rapporto fra le due cugine, gli atteggiamenti e gli episodi del libro — e anche la passione per i romanzi gotici — richiamano alla mente due giovani austeniane: Catherine Morland e Isabella Torpe, con Clarissa decisamente meno fasulla e maliziosa di Isabella.
Carey Mulligan e Felicity Jones in Northanger Abbey 2007 |
Gli omaggi di Monica Fairview a Jane Austen sono infiniti: oltre alla menzione ai primi due romanzi, Sense and Sensibility e Pride and Prejudice, vi è una scena nel corso di un ballo in cui Georgiana ascolta senza essere vista Mr Channing che la definisce “noiosa”. Un deja vu, già gustato in Orgoglio e Pregiudizio e nei Watsons.
Pur essendo narrato in terza persona il romanzo è incentrato sul personaggio di Georgiana; Monica Fairview è bravissima nel farci vedere il mondo dal suo punto di vista: ci sentiamo anche noi delle adolescenti che si affacciano incerte nella società, in preda a sensazioni contrastanti, come se tutto il mondo fosse contro di noi o non riuscissimo mai a fare la scelta giusta; perennemente indecise, desiderose di piacere a tutti e frustrate quando ci rendiamo conto che non è così.
Nell’animo di Georgiana si affacciano contemporaneamente un senso di trepidazione e di aspettativa per le belle cose che si attende dal futuro e subito dopo di delusione, quando si accorge che niente va come aveva sperato.
Elizabeth sembra sottotono, ma questo dipende ancora una volta dal fatto che la vediamo dal punto di vista di Georgiana che, a causa del turbine di sensazioni e sentimenti che la invadono, ha cominciato a vederla come una nemica, una rivale negli affetti del fratello.
Jennifer Ehle e Emilia Fox in Pride and Prejudice 1995 |
Quindi tutta la brillante attrattiva di Lizzy si perde perché filtrata attraverso gli occhi della fanciulla. Nonostante tutto, però, Georgiana deve dare atto ad Elizabeth di nutrire nei suoi confronti più fiducia di quanta non gliene attribuisca Darcy e un rispetto per l’intelligenza e l’educazione della cognata che pochi nutrono.
Colin Firth ed Emilia Fox in Pride and Prejudice 1995 |
Innumerevoli sono i riferimenti storici che la Fairview ha utilizzato in questo romanzo: il Boston Tea Party, l’atto di protesta da parte dei coloni americani diretta contro il governo britannico in relazione alle leggi sulla tassazione con la distruzione — il 16 Dicembre 1773 — di numerosi carichi di tè, che vennero rovesciati nella Baia di Boston;
i Bow Street Runners, il corpo di polizia londinese fondato nel 1749 da Henry Fielding;
l’Esibizione delle Indie Orientali
la parata di Napoleone prigioniero sulla nave che faceva parte della flotta di Trafalgar, la Bellerophon, in una sorta di 'trionfo' in stile 'Impero romano'.
Il libro è disseminato di considerazioni sulla condizione femminile dell’epoca, con commenti, esempi e tristi considerazioni.
Ricco di avvenimenti, The Darcy Cousins è un libro che non si riesce a metter giù per le mille emozioni che suscita: la trepidazione, la rabbia, le risate, l’indignazione solo per fare alcuni esempi.
Con la sua misurata e sapiente miscela di old friends e new fancies, in cui i vecchi amici rispecchiano gli originali di Jane Austen, The Darcy Cousin si rivela uno dei migliori sequel — se non addirittura il migliore — fra quelli letti finora.
5 Austenstars meritatissime (se potessi anche 6!)
i Bow Street Runners, il corpo di polizia londinese fondato nel 1749 da Henry Fielding;
l’Esibizione delle Indie Orientali
la parata di Napoleone prigioniero sulla nave che faceva parte della flotta di Trafalgar, la Bellerophon, in una sorta di 'trionfo' in stile 'Impero romano'.
Ricco di avvenimenti, The Darcy Cousins è un libro che non si riesce a metter giù per le mille emozioni che suscita: la trepidazione, la rabbia, le risate, l’indignazione solo per fare alcuni esempi.
Con la sua misurata e sapiente miscela di old friends e new fancies, in cui i vecchi amici rispecchiano gli originali di Jane Austen, The Darcy Cousin si rivela uno dei migliori sequel — se non addirittura il migliore — fra quelli letti finora.
5 Austenstars meritatissime (se potessi anche 6!)
Recensione di LizzyS
Piccole donne (di P&P) crescono...
Entusiasmante è l'aggettivo che credo esprima perfettamente ciò che ho provato nell'immergermi in questo spumeggiante seguito di P&P - ma anche del precedente The Other Mr. Darcy (nonostante i personaggi di questo episodio non tornino qui se non per pochi rari interventi).
Lettura piacevolissima e trascinante, dicevo, molto rispettosa dell'originale. Da questo punto di vista, Mrs Fairview è una garanzia. E assicuro che non vorrete più chiudere il libro prima di averlo finito perché la brillante e consistente leggerezza della vicenda vi catturerà.
La grande protagonista è Georgiana, la timida e riservata Miss Darcy che, partendo dalla sua maturità ingenua, intraprende un percorso di autocoscienza in cui il contatto con la vivace ma tormentata cugina americana Clarissa (personaggio splendidamente inventato dall'autrice) sarà determinante, non solo per se stessa perché farà da detonatore anche per il percorso analogo e più defilato di Anne De Bourgh.
Tamzin Merchant - Georgiana Darcy in Pride and Prejudice 2005 |
Al suo primo apparire, è semmai Mr. Gatley, il cugino, a conquistarsi questo ruolo nel cuore e nella mente di ogni lettore - ma non in quello di Georgiana. Anche per lei, proprio come per Lizzie, il cammino verso la presa di coscienza sull'uomo della sua vita sarà molto difficile e perfettamente parallelo a quello di crescita personale.
La maestria di Mrs. Fairview sta anche nel saper ritrarre con realismo proprio questo: trovo davvero molto ben disegnate le ansie e le intemperanze adolescenziali di Georgiana e Clarissa, soprattutto della prima, con tanto di fase di ribellione verso i suoi "genitori" (il fratello-padre e la cognata-sorella), dovuta ad una sensazione di abbandono.
Sono bellissime e toccanti le riflessioni che l'autrice regala all'adolescente Georgiana immersa nello scintillio rumoroso del suo ballo da debuttante, dapprima sulla propria pena d'amore, vissuta in giovanissima età ma ancora capace di evocare il fantasma di conseguenze terribili scampate per puro miracolo; poi sulla tenerezza per lei ancora misteriosa che scorge nel comportamento di suo fratello ogni volta che egli rivolge il pensiero ed il cuore alla propria amata moglie...
E ancora, mi intenerisce e diverte al contempo vedere l'inesperta fanciulla provare le "pose" ed i mezzucci fascinosi insegnati da Clarissa (altra adolescente perfettamente ritratta nella sua irrequietezza), che evidentemente non funzionano per un carattere come il suo...
Il quale emerge chiaramente: basta vederla in un momento di particolare tensione quando la nostra fanciulla zittisce non uno ma ben due Darcy, sbottando al colmo dello sdegno, her patience in shreds.
Di Clarissa si è già detto: è al tempo stesso un elemento detonatore della vicenda ed anche contraltare di Georgiana. La sua entrata in scena è un piccolo capolavoro: tra il serio ed il faceto, riesce a dare voce a tutte le nostre idee più torve sul rapporto morboso e soffocante che Lady Catherine ha costruito con la sua "vittima", sua figlia Anne, arrivando a dipingere Sua Signoria come perfetta incarnazione del villain di un romanzo gotico - di cui Clarissa è ovviamente appassionata.
Il richiamo all'atmosfera scintillante e gioiosa di Northanger Abbey non è casuale: la cugina amerciana è splendidamente caratterizzata in un modo assai simile all'incorreggibile, evanescente Miss Isabella Thorpe ma, a differenza di questa, dotata di un'anima buona che alla lunga emergerà.
Carey Mulligan - Isabella Thorpe in Northanger Abbey 2007 |
Che dire dei "pezzi da 90", Darcy ed Elizabeth? Come nel precedente TOMD, amo moltissimo la delicatezza con cui Mrs. Fairview tratteggia questi personaggi. Lizzie - ops, Mrs. Darcy, appare raramente e sempre vista attraverso gli occhi di Georgiana, quindi come sua antagonista nel conquistare l'affetto di Darcy. Eppure è dalla sua parte, come rivelano alcune brevi scene (ad es., quando ricorda al proprio ansioso marito che sta rischiando di soffocare la sorella, dopo il trauma subito a causa di Wickham).
Johnny Lee Miller - Mr Knightley in Emma 2009 |
In breve, passando tra un divertentissimo reiterato contrasto tra Lady Catherine e Clarissa, sul fatto che quest'ultima non beve tè (ancora una divertente concretizzazione dell'incontro/scontro tra le due culture sulle rive dell'Oceano), ed un omaggio diretto al nume tutelare del romanzo, la nostra amata Jane Austen ed il suo P&P, arriviamo alla fine di questo spumeggiante ed avvincente romanzo.
Ed è qui che mi trovo a dichiarare che resto con il vivo desiderio di sapere esattamente che cosa succede a due personaggi che sono rimasti sullo sfondo. La comparsa fugace del fratello di Robert, Frederick, mi fa sospettare, e ben sperare, per un terzo episodio che lo veda protagonista, magari con un'altra protagonista altrettanto fugace di questo romanzo, Anne...
Intanto, a questo The Darcy Cousins assegno senza indugi 5 scinitillanti Austenstars!
Recensione di LizzyP
Innocenza e Consapevolezza
Tre Cugine molto diverse per carattere e apparenza, tre giovani donne in cerca della propria strada, unite dal destino su un cammino comune, quello della scoperta delle proprie aspirazioni, di un posto nel mondo degli adulti a cui sanno giusto affacciandosi timorose, infine, tre anime tribolate ognuna a suo modo nella conquista di una propria integra identità.
Georgiana, Clarissa, Anne ed i rispettivi destini sono, ad un tempo, protagonisti e storia di questo delizioso sequel di Pride and Prejudice, magistralmente scritto da Monica Fairview, vederle crescere e prendere consapevolezza del proprio posto nel mondo è come assistere all’improvviso sbocciare di fiori diversi per profumo e colore in un giardino a Primavera.
La Fairview possiede un talento speciale nell’indurre il lettore all’immedesimazione con i suoi personaggi, siano questi simili o distanti dal carattere e/o dal vissuto di chi legge, è praticamente impossibile sfuggire alle emozioni che da essi scaturiscono. Avviene così, che, a fine lettura, si conservi il ricordo dei molteplici stati emotivi di ogni personaggio prima degli eventi che li hanno generati, quasi avessimo interpretato e recitato in prima persona, come attori professionisti, tutti (o quasi) i ruoli in scena.
Ciò premesso, vivere l’alternanza continua dei mutamenti d’animo delle tre cugine è stato, per me, a dir poco entusiasmante! Georgiana, Clarissa ed Anne: la delicatezza dell’una, la fragilità dell’altra, l’esuberanza della terza e poi il cambiamento nella consapevolezza della prima, nella determinazione della seconda, nell’incertezza dell’ultima e così via, in un turbine di emozioni che scalano le vette dell’innocenza adolescenziale, aiutandosi con lo scarto del fallimento ed il pane dell’esperienza, verso il consolidarsi delle singole identità.
Sebbene sia Georgiana a subire la trasformazione più importante, è Clarissa la vera chiave di volta che tiene in piedi il romanzo: il suo arrivo in Inghilterra, al seguito del fratello Robert (che abbiamo apprezzato ed amato in “The Other Mr Darcy") e della moglie Caroline (ex-acida-Miss-Bingley), dà il via alle danze (è proprio il caso di dirlo, visto l’episodio del ballo iniziale), ed è il suo carattere esuberante, la ribellione alle regole del ton, la sua prontezza e facilità di approccio, un po’ sfacciata certo, eppure affascinante (in pieno stile con il contegno poco convenzionale degli americani) ad attrarre la curiosità di Georgiana; ma se in principio, Miss Darcy ci appare un’ingenua e un poco sciocca comare di Clarissa, intenta ad imitarne il comportamento e assimilarne i discutibili insegnamenti alla frivolezza, da ultimo, i ruoli s’invertono ed è la neonata saggezza e riflessività di Georgiana a indicare alla cugina la strada da seguire, un ribaltamento che torna a sottolineare la rapida maturazione della prima, che addirittura pare assorbire il meglio del carattere di Darcy e, fatto assai più interessante, di Elizabeth.
Ma la Fairview non dimentica la necessità dei personaggi secondari, au contraire, li delinea compiutamente affidando loro il compito di interagire ed avviare le reazioni delle giovani: la mancate attenzioni di Darcy, ora marito e padre affettuoso, costringono Georgiana ad uno stato di solitudine che le impone la riflessione sul proprio immediato futuro, è quindi, una conseguenza naturale il suo improvviso attaccamento alla prima persona amica che entra nella sua giovane vita.
L’affascinante quanto volubile Mr Channing, una sintesi di Willoughby, Crawford e Wickham, è l’esatto opposto del cugino, Mr Gatley, un connubio di Mr Darcy e Mr Knightley, i due ruoli si alternano nei pensieri confusi delle due cugine, fino a svelarsi nella propria natura... e in tutto questo, c’è moltissimo di Orgoglio e Pregiudizio.
Lo spirito liberale dei cugini americani, poi, arriva a scompigliare le convenzioni inglesi, destabilizzando i “colletti più inamidati”, dando luogo a fraintendimenti come a divertenti schermaglie di cui, spesso, è vittima e carnefice l’inossidabile Lady Catherine De Bourgh!
La cura del dettaglio nel rispettare le atmosfere austeniane ed i riferimenti storici, unite ad uno stile, ormai posso affermarlo con certezza, assolutamente coinvolgente, eleggono questo sequel tra i migliori ispirati ad Orgoglio e Pregiudizio, in attesa del terzo romanzo di Monica Fairview, sarebbe meraviglioso leggere la versione italiana dei primi due.
Cosa aggiungere al percorso netto? Avevamo già elencato i motivi che rendevano The Other Mr Darcy un sequel meritevole di pubblicazione italiana, dopo aver letto questo secondo capitolo firmato Monica Fairview, possiamo soltanto sottoscrivere il parere precedente, suggerendo alle Case Editrice nostrane in ascolto di prendere in seria considerazione questa ottima scrittrice!Georgiana, Clarissa, Anne ed i rispettivi destini sono, ad un tempo, protagonisti e storia di questo delizioso sequel di Pride and Prejudice, magistralmente scritto da Monica Fairview, vederle crescere e prendere consapevolezza del proprio posto nel mondo è come assistere all’improvviso sbocciare di fiori diversi per profumo e colore in un giardino a Primavera.
La Fairview possiede un talento speciale nell’indurre il lettore all’immedesimazione con i suoi personaggi, siano questi simili o distanti dal carattere e/o dal vissuto di chi legge, è praticamente impossibile sfuggire alle emozioni che da essi scaturiscono. Avviene così, che, a fine lettura, si conservi il ricordo dei molteplici stati emotivi di ogni personaggio prima degli eventi che li hanno generati, quasi avessimo interpretato e recitato in prima persona, come attori professionisti, tutti (o quasi) i ruoli in scena.
Lo spirito liberale dei cugini americani, poi, arriva a scompigliare le convenzioni inglesi, destabilizzando i “colletti più inamidati”, dando luogo a fraintendimenti come a divertenti schermaglie di cui, spesso, è vittima e carnefice l’inossidabile Lady Catherine De Bourgh!
Giudizio Finale delle Lizzies
Link Utili
☞ Invito al GdL di The Darcy Cousins☞ Prima Tappa
☞ Seconda Tappa
☞ Terza Tappa
3 commenti:
Thank your for your lovely reviews. Once again, I found your analysis very perceptive, and you clearly know Jane Austen inside and out, which means you can appreciate my reference. A delight to read this (even if it's in translation.
Thank You, Monica for popping in! We're always so much honoured to host you and your wonderful books in our little parlour! We're very glad you appreciated our reviews. We really enjoyed The Darcy Cousins, even more because we shared the joy to read it in a lively reading group! Looking forward to reading a new book of yours, we hope to let Italian publishers know how delightful both The Other Mr Darcy and The Darcy Cousins are!!!
@Monica: I really love your books! Thank you for your comment! ^__^
LizzyP
Posta un commento