Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,
Recuperiamo pian piano le recensioni delle letture estive e autunnali che abbiamo dovuto lasciare da parte a causa degli impegni di lavoro.
Oggi è il turno del quinto Gruppo di Lettura in occasione dei festeggiamenti del Bicentenario di Mansfield Park.
Oggi è il turno del quinto Gruppo di Lettura in occasione dei festeggiamenti del Bicentenario di Mansfield Park.
EDMUND BERTRAM'S DIARY di Amanda Grange
RECENSIONE DI LizzyGee
Insipido come Edmund
Avevo messo troppe aspettative nella lettura di questo Diario, forse perché Amanda Grange ci ha abituate male, forse perché nella sua Intervista l'autrice ci aveva parlato in toni entusiastici di Edmund, un personaggio che aveva riscoperto grazie alla stesura di questo libro.
Quindi speravo di riscoprire anch'io questo personaggio, di vederlo forse un po' meno innamorato di Mary Crawford – che, peraltro, è fedelissima all'originale di Jane Austen, quindi mi sembra inspiegabile come sempre vedere come Edmund possa farsi incantare da lei.
Invece l'Edmund di Amanda Grange è talmente simile a quello di Jane Austen, che viene voglia di prenderlo a schiaffi.
Come può, dico io, un uomo così equilibrato e giusto come lui farsi abbindolare da una donna bella ma capricciosa, che esprime opinioni non sue, seguendo le mode e le tendenze della società, una donna che non è innamorata di lui, perché, malgrado l'attrazione che prova, è decisa a cambiarlo a modo suo?
Come può essere così cieco davanti a una persona che dietro la bella facciata è arida e manipolatrice?
Insomma, anche nel Diario di Amanda Grange, Edmund Bertram è un pesce lesso.
Non solo: speravo di trovare alla fine qualcosa di più del sentimento che lo fa avvicinare a Fanny dopo la delusione di Mary; invece, come in Mansfield Park, sembra che tale sentimento sia attaccato come un'appendice scomoda al finale. Il trionfo di Fanny non sembra garantirne la felicità.
Interessante il piccolo approfondimento su Giuramenti d'innamorati, la commedia di Elizabeth Inchbold: nel Diario, Edmund spiega alcune delle motivazioni per cui la commedia fosse altamente sconveniente all'epoca per delle giovani non maritate. La Grange ci disse infatti nell'intervista che, mentre ai tempi della Austen la commedia era molto popolare, essa è stata ormai dimenticata ai giorni nostri, quindi nel Diario di Edmund aveva fatto dei commenti in modo da fornire una sorta di legenda.
Tuttavia, ritengo che il modo migliore per comprendere l'influenza della commedia specifica nel romanzo di Jane Austen sia di leggerla. Nell'edizione del Bicentenario di Mansfield Park di JASIT e in tutte le edizioni con la traduzione di Giuseppe Ierolli, la commedia è stata aggiunta in Appendice, e vi consiglio caldamente di leggerla.
La lettura è scorrevole come in tutti i Diari di Amanda Grange, ma questa volta ho trovato che Edmund fosse troppo simile agli altri eroi austeniani. Mi spiego: in questo romanzo mi è pesato che la voce di Edmund fosse così simile a quella di Darcy e di Wentworth. È logico che sia così, dato che tutti i diari nascono dalla penna della stessa autrice. Tuttavia, è irritante, e forse anche poco credibile, che un personaggio insipido come Edmund scriva il suo diario esprimendosi esattamente come Mr. Darcy, il colonnello Brandon o il capitano Wentworth, eroi ben più meritevoli.
Decisamente il Diario meno bello di Amanda Grange letto finora. Verrà tradotto? Intanto aspettiamo che Tre60 pubblichi quello da tempo annunciato del Colonnello Brandon, poi si vedrà!
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3 commenti:
Io ho letto solo quello di Darcy e mi era piaciuto...sarei curiosa di leggere altro della Grange, speriamo!
La notizia della traduzione del Diario del Colonnello Brandon è scomparsa dal web, per il momento. Io so solo che io non l'ho tradotto. :)
Credo sia corretto che la Grange abbia puntato alla fedeltà nel descrivere il carattere. Del resto sarebbe stato diffiicile cercare di "migliorarlo" senza snaturarlo e, quel punto, avrebbe creato un personaggio diverso, più amabile, ma nn più l'Edmund della Austen, che continuo a nn amare...Mi dispiacerebbe però che la Tre60 nn pubblicasse più i diari, anche perché sarei molto curiosa di leggere gli altri. Sopratutto quello del Capitano Wentworth, ma anche del Colonnello Brandon...
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