Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,
dopo l'abbuffata di derivati di Orgoglio e pregiudizio durata per ben due anni (e che, senza dubbio, continuerà ancora a lungo, vista la prolificità del filone) e subito prima di calarci full-immersion in Mansfield Park, romanzo di cui in questo 2014 si festeggia il Bicentenario, abbiamo pensato di prenderci una piccola vacanza.
Dal momento che io (LizzyGee) sono stata idealmente nella Bath di Jane Austen grazie ai capitoli da me tradotti di Jane Austen: i luoghi e gli amici di Constance Hill, mi sono tuffata in un romanzo che è ambientato lì (come anche a Lyme Regis) dal momento che è un derivato di Persuasione (che, fra parentesi, è il mio romanzo preferito, come probabilmente saprete).
Il nome dell'autrice – Jane Odiwe – era una garanzia, e questo Seraching for Captain Wentworth non mi ha delusa, donandomi una lettura avvincente, con un romanzo che si svolge in parte ai giorni nostri e in parte nel 1802, dal momento che si tratta di un time travel, un genere relativamente nuovo fra le Austen Inspired Novels.
SCHEDA LIBRO
Autore: Jane Odiwe
Titolo: Searching for Captain Wentworth (Alla ricerca del Capitano Wentworth)
Editore: Paintbox Publishing
Pagine: 320
Data Pubblicazione: 7 settembre 2012
Descrizione: Quando l'aspirante scrittrice Sophie Elliot riceve le chiavi della casa di famiglia a Bath, non riesce proprio a rifiutare l'invito, in particolar modo quando viene a sapere che abiterà nella casa accanto a quella in cui visse Jane Austen. Nello scoprire che un antico guanto di proprietà del suo misterioso vicino, Josh Stafford, la potrà trasportare nella Bath dell'epoca Regency, comincia a dubitare della propria sanità mentale. Sophie, però, viene subito catturata da entrambe le dimensioni temporali, la cui realtà sembra essere parimenti concreta. Combattuta tra la sua vita nel XXI secolo e quella della sua antenata, amica di Jane Austen e del suo affascinante fratello Charles, la storia di Sophie attraversa due secoli avanti e indietro nel tempo, per unirla al suo Capitano Wentworth. Anche la ricerca della felicità di Jane Austen medesima si intreccia alla storia di Sophie, con una miscela di fatti reali e di fantasia, creando un mondo verosimile di nuove possibilità come ispirazione dell'amato romanzo Persuasione.
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RECENSIONE di LizzyGee
Se trovate un guanto bianco...
Sono convinta che Bath, un luogo in cui la penna di Jane Austen restò ferma per tutto il periodo in cui la abitò, sia tuttavia un luogo di enorme ispirazione per gli autori di derivati. Sappiamo che Jane Austen non la amava particolarmente quando vi ci si trasferì, forse perché non avrebbe voluto mai abbandonare la casa natale di Steventon e la campagna, piuttosto che per la cittadina in se stessa; poi, però, deve essere arrivata ad apprezzarla, dal momento che vi ambientò ben due romanzi nell'arco della sua vita, di cui Persuasione sembra essere il più autobiografico. In realtà non possiamo essere certi che questo corrisponda al vero, dal momento che proprio in buona parte dei sei anni in cui Jane era residente a Bath sembra esserci un enorme black-out della produzione epistolare. Sarà perché la scrittrice aveva abbandonato la penna anche per semplici incombenze, come tenersi in contatto con i suoi famigliari e amici? Perché li aveva tutti vicini a sé e dunque non aveva bisogno di scrivere loro? O forse perché le lettere bruciate da Cassandra e riguardanti la vita privata di Jane riguardavano proprio quegli anni?
Sebbene per gli studiosi e i biografi questa sia una grandissima perdita, per gli autori di Austen Inspired Novels sembra essere una benedizione, lo sprone per ipotizzare quel che accadde dal giugno 1801 al settembre 1804 (data dell'unica lettera dell'anno scritta a Cassandra da Lyme Regis).
Immaginiamo una scrittrice come Jane Odiwe che entra a Bath, una cittadina che, a parte le automobili e pochi altri dettagli, è cambiata molto poco – architettonicamente parlando – dai tempi di Jane Austen. Il suo spirito sembra essere ancora lì, nella Pump Room, nelle Assembly Rooms, nei Sydney Gardens. Per un Janeite è impossibile non sentirsi trasportare indietro di duecento anni; per un Janeite scrittore l'esperienza potrebbe fornire l'ispirazione per un romanzo time travel. Ed è proprio quello che è accaduto a Jane Odiwe, che a Bath trascorre buona parte del'anno in un appartamento con vista sul giardino di Jane Austen in Sidney Place, il museo Holburne e i Sidney Gardens e che, dopo essersi trasferita nel 2009 nella cittadina termale del Somerset, ha vissuto delle esperienze con conseguenti drammi che le hanno ispirato Searching for Captain Wentworth.
Sophie Elliot è una giovane di buona famiglia decaduta (il cognome Elliot è quello della madre, che viene passato in via femminile) che sta vivendo un periodo difficile, dal momento che il suo ragazzo l'ha lasciata per la sua migliore amica. Il padre e la prozia le offrono come consolazione le chiavi dell'appartamento della famiglia della madre a Bath, e quando Sophie scopre che si tratta proprio di un appartamento in Sydney Place accanto a quello in cui abitò Jane Austen, non può negarsi l'esperienza, lei, che ha velleità di scrittrice e ama particolarmente Jane Austen e il suo ultimo romanzoPersuasione.
Con l'intenzione di scrivere ispirandosi proprio alla sua scrittrice preferita, Sophie va a Bath e qui scopre che il suo vicino di casa è l'affascinante e misterioso Josh Stafford, che sta curando una mostra storica del periodo Regency all'Holburn Museum, dall'altra parte della strada. Per qualche caso del destino, i due giovani, pur sapendo dell'esistenza l'uno dell'altro, non riescono a incontrarsi per qualche tempo. Anzi, Sophie entra incidentalmente in possesso di un guanto bianco da gentiluomo, del tipo che un giovane indossava ai tempi di Jane Austen nelle serate di gala. Cercando di inseguire Josh per renderglielo, la ragazza si ritrova nei Sidney Gardens e duecento anni prima. Al cospetto di Miss Jane Austen, per giunta! E sembra essere in confidenza con lei, dal momento che ne è la vicina di casa!
Anne Hathaway in Becoming Jane 2007 |
Fra manufatti dell'ottocento appartenenti alla sua antenata, Sophia Elliot, che riportano curiosamente la calligrafia di Sophie, diari di generazioni di Miss Elliot che si interrompono sul più bello, cofanetti in legno di rosa con doppi fondi, la giovane scoprirà che il guanto bianco è il mezzo per attraversare il varco temporale. Ogni volta che in uno dei due periodi le accadrà qualcosa di sgradevole, Sophie troverà rifugio nell'altro piano temporale, all'inseguimento di un amore forse impossibile.
Mentre è ai giorni nostri, la ragazza scoprirà infatti il destino del giovane Charles Austen, il fratello più giovane di Jane, tenente di marina, di cui si sta innamorando quando riveste i panni di Sophia. Eppure non teme di causare l'effetto farfalla e di modificare il futuro alterando il passato, forse perché all'epoca di Jane Austen il matrimonio d'amore era quasi sempre un miraggio e ci si doveva accontentare di fare un matrimonio conveniente. La famiglia di Sophia, d'altronde, somiglia terribilmente a quella omonima dell'eroina di Persuasione e lo sdegno che il padre e la sorella della giovane provano verso la famiglia dei vicini Austen è pari a quello che spinge Sir Walter e Lady Russell a persuadere Anne a rifiutare il capitano Wentworth.
Ritratto di Charles Austen |
I vicini sarebbero stati dunque una grande fonte di ispirazione per Jane Austen e così l'idillio fra Sophia e Charles. Ma a questo si intrecceranno anche le sue personali vicissitudini con un misterioso capitano biondo, al cui amore la scrittrice deve rinunciare.
Interessanti i personaggi storici: oltre a Charles e Cassandra conosceremo anche Henry e James Austen con rispettive consorti e la piccola Anne. Particolarmente amabile il personaggio di Eliza de Feuillide, esotica e affascinante tanto da conquistare persino quegli snob degli Elliot.
Con una trama piuttosto originale per una Austen Inspired Novel, Jane Odiwe porta una ventata di novità nel genere, con una precisione storica e, inutile dirlo, topografica e un gradevolissimo intreccio di situazioni che richiamano il romanzo ispiratore, Persuasione, senza tuttavia sembrare posticce come spesso accade a quelle che io chiamo "ispirazioni ispirate".
Un romanzo da tradurre assolutamente, perché fa viaggiare anche il lettore attraverso il varco temporale e ci porta a cospetto di Jane Austen nella sua Bath (e a Lyme Regis), con personaggi fedeli ai loro ispiratori e una storia piena di magia. La magia che i Janeites riescono a percepire sempre quando si trovano in un luogo austeniano.
Link utili
☞ Jane Odiwe in Galleria Ritratti
☞ Intervista esclusiva delle Lizzies a Jane Odiwe
☞ Recensione di Lydia Bennet's Story
☞Willoughby's Return: recensioni delle Lizzies
☞ Recensione Effusions of Fancies
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