venerdì 20 maggio 2016

GdL Suspiciously Reserved di Samantha Adkins | Terza Tappa

Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,

Siamo ormai giunti alla Terza Tappa di questo insospettatamente interessante Gruppo di Lettura nell'ambito del Bicentenario di Emma,


Suspiciously Reserved
di Samantha Adkins



Emma narrato dal punto di vista di Jane Fairfax, non è affatto tenero con la "nostra" eroina austeniana. Il romanzo è ambientato ai giorni nostri in Canada, ma ci facciamo comunque un'ottima idea della storia di Jane Austen dal punto di vista dell'ermetica Jane, le cui esperienze di vita sembrano giustificare i suoi atteggiamenti oltremodo riservati. La Prima e la Seconda Tappa sono state davvero molto piacevoli, e quasi ci dispiace dover lasciare questo romanzo.


SCHEDA LIBRO

Autore: Samantha Adkins
Titolo: Suspiciously Reserved
Sottotitolo: A Twist on Jane Austen's Emma
Editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
Pagine: 262
Data pubblicazione: 27 marzo 2012
Descrizione: Emma Woodhouse è una delle più amate eroine di Jane Austen. È intelligente, elegante e ricca. Ma che dire di Jane Fairfax, la sua nemesi, povera e orfana? La storia, raccontata dal punto di vista di Jane, sarebbe altrettanto leggera e brillante? Suspiciously Reserved è la storia di Jane, ambientata ai giorni nostri in Canada. Jane si è sentita a disagio a vivere della benevolenza dei suoi ricchi benefattori, i Campbell. Ora che la loro figlia ha trovato l'uomo dei suoi sogni, Jane si chiede cosa le riservi il futuro. Sente la necessità di tornare dalla nonna e da zia Hetty. Prima di andare, però, trascorre un'incantevole settimana sull'oceano, e lì incontra il bello e affascinante Frank Churchill. Ma può fidarsi di lui?

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– Kindle

CALENDARIO

6-12 maggio Capitoli 1/13
13-19 maggio Capitoli 14/25
☞ 20-26 maggio Capitoli 26/36

Non avevamo dubbi che Jane Fairfax ci sarebbe piaciuta molto di più se avessimo guardato la storia dalla sua prospettiva, vero?


BUONA LETTURA!

 Link utili
– Bicentenario di Emma

5 commenti:

Gabriella Parisi ha detto...

Stamattina ho finito il libro.
Questo retelling di Emma mi è piaciuto molto, ma mi hanno lasciata interdetta alcune cose (oltre alla pessima impaginazione/editing):
1) Ho avuto come l'impressione che il libro non fosse un retelling moderno in principio. Tutte quelle lettere quando le mail o i messaggi col cellulare sarebbero potuti arrivare molto prima. Sì, OK, Jane è "old-fashioned" a questo proposito, ma, alla fine, anche in questo caso, come nel retelling di Alexander McCall Smith, mi è sembrata una sorta di pigrizia nel non voler modernizzare più di tanto per mancanza di fantasia oppure una "modernizzazione" tardiva, con la possibilità di variare poco per non stravolgere la trama già scritta...
2) Forse avrei preferito una narrazione in prima persona per vedere una Jane Fairfax più introspettiva, più sensibile, che deve nascondere dei sentimenti più violenti, soprattutto verso Emma. Invece, in questo modo, continua a rimanere misteriosa, una sorta di Fanny Price che, alla fine accetta la corte di Henry Crawford/Frank Chirchill quasi passivamente. Un po' pesce lesso, insomma!
3) Gli altri personaggi di Emma sono tutti molto distanti, forse perché è Jane a tenerli a distanza. La ragazza sembra accorgersi solo delle persone fastidiose, che le gravitano attorno come mosche moleste. Prima la viziatissima Lori, poi la zia Hettie e infine Augusta Elton. Solo verso queste sembra provare dei sentimenti. Nel caso delle prime due, il fastidio è mitigato dall'affetto; per Augusta Elton una forma di quieta sopportazione in un momento triste della vita di Jane, quasi a volersi fare ulteriormente male quando pensa di aver perso l'unico faro della sua vita.
Però è stato gradevole seguire la storia di Emma da un punto di vista diverso, una prospettiva che vede l'eroina austeniana per la ragazza che è (anche se, secondo me, Jane Fairfax è troppo buona con lei. Mi sarei aspettata almeno un atteggiamento alla Fanny Price con Mary Crawford, ma niente!)

Elisabetta ha detto...

Non ho acnora concluso il romanzo, ma ho già alcune osservazioni da fare.
Al contrario di Georgiana, penso che Jane sia troppo spinta dalla gelosia per pensare obiettivamente di Emma, che in fondo, non ha un carattere molto distate da Lori.
Concordo invece che l'innamoramento di Jane ha basi troppo deboli e che questo punto di vista anzichè darmi un opinione più positiva di Frank, me l'ha resa peggiore e non capisco minimamente come Jane possa accettare tutti quei sotterfugi e che la gente pensi male di lei o che spettegoli. Sì, pesce lesso rende molto l'idea!
Augusta Elton è veramente insopportabile! e questo dice tutto

Gabriella Parisi ha detto...

Guarda, sino alla fine non mi è sembrato che Jane desse troppa importanza a Emma. La gelosia era tutta diretta verso Frank che, ripeto, è ambiguo.
Il mio problema è che quando leggo Emma io non tendo affatto a giustificare i suoi difetti (sarà che all'ennesima rilettura ne trovo sempre di nuovi), e che trovo il suo atteggiamento verso Jane di ingiustificabile invidia (visto che Jane è molto più sfortunata di lei), e anche un po' perfido nell'incrementare le malelingue contro lei e Dixon.

Elisabetta ha detto...

Sì, anch'io tendo a non giustificare mai Emma...
Ad ogni modo ho concluso anch'io la lettura e... Orfanelli??
Ma dai!! Avrei accettato di tutto ma non i poveri orfanelli a giustificazione della condotta di Frank..
Per il resto, una lettura molto piacevole e mi sono molto divertita alla rappresentazione moderna di Augusta Elton!
Condivido che ci sono un po' troppe lettere per essere una rappresentazione moderna e, non so perchè, ma io continuavo ad immaginarmi Jane con indossi vestiti stile 1800, non certo con un paio di jeans. Insomma anche qui un tempo non bene definito...

Gabriella Parisi ha detto...

Lol, è vero. Gli orfanelli sono inverosimili. Tanto più che a Jane avrebbe potuto dirlo prima, per evitarle un'inutile sofferenza!

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