venerdì 27 maggio 2016

Rosings Park di Karen Aminadra | Guest Review

Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,


Recensiamo oggi il secondo libro di una serie che la casa editrice pugliese To Be Contenued ha fortemente voluto nel suo catalogo. Parliamo di
Rosings Park 
di Karen Aminadra
il sequel di Charlotte Collins, che vi abbiamo recensito lo scorso anno.
Per parlarvi di Rosings Park ci siamo avvalse della collaborazione di una delle nostre quarte Lizzies, Romina Angelici, detta anche LizzyR, che lo ha letto per noi e ci ha fatto conoscere la sua opinione.

SCHEDA LIBRO
Autore: Karen Aminadra
Titolo: Rosings Park
Titolo originale: Rosings (Pride and Prejudice Continues Series #2)
Traduzione di Chiara Nuzio
Casa Editrice: To be continued
Pagine: 158
Data di pubblicazione: 1° aprile 2016
Descrizione: Con Charlotte Collins iniziava una serie in cui Karen Aminadra segue le vite, gli amori e i drammi dei personaggi minori di Orgoglio e Pregiudizio. Rosings Park è ambientato nella dimora della inimitabile Lady Catherine de Bourgh e si concentra sulla figlia, Anne. La storia di Anne inizia dove quella di Charlotte finiva.
Chi non ricorda la giovane e fragile Anne de Bourgh di Orgoglio e Pregiudizio? La protagonista di questo romanzo è proprio l’ereditiera di Rosings Park, figlia di Lady Catherine, prigioniera di una vita e di una dimora tanto lussuose quanto inutili, condannata alla clausura e alla condizione di malata immaginaria, ostaggio delle ansie della madre e della propria insicurezza. Ma se c’è una cosa in cui Karen Aminadra è maestra, questa è dare una seconda possibilità ai personaggi minori. Ed ecco dunque arrivato il momento della nostra Anne, alla quale tocca mostrare il proprio carattere... Del resto, è pur sempre la figlia di Lady Catherine e ogni de Bourgh «è fatto di un materiale resistente».

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Guest Review di LizzyR
Rosings Park: tra conferme e novità


Secondo derivato di Orgoglio e Pregiudizio, firmato dall’autrice di Charlotte Collins e a sua volta sequel di quest’ultimo. Questa volta torniamo a Rosings Park, dimora di Lady Catherine de Bourgh, ancora sconvolta per la notizia delle nozze del nipote Darcy con l’insignificante Miss Elizabeth Bennet.
A complicare ancora di più le cose ci si mettono un ingrato e dimissionario Mr Collins e una disubbidiente Anne alla quale Lady Catherine dovrà assolutamente trovare un altro pretendente.
Il sacrificio di Mr. Collins non è tanto plausibile e va accettato e compreso meglio solo ai fini dell’intreccio: il posto alla canonica deve essere lasciato vacante per "esigenze di copione". È inconcepibile un atto di insubordinazione da parte sua, coerente solo con la breccia aperta dall’ancor più ribelle Mrs. Collins che lo sobilla contro la sua patronessa.
Burghley House - Rosings Park in Orgoglio e pregiudizio 2005
Dopo aver rispolverato la vecchia rubrica di conoscenze, Lady Catherine invita a Rosings – che inaspettatamente si rianima di ospiti –, un gruppo eterogeneo di giovani gentiluomini di buona famiglia, candidati possibili alla mano di Anne. Ma la giovane figlia di Lady Catherine  che ha smesso di credere di essere malata e non è più ciecamente ubbidiente  non ne vuole sapere di sposarsi, se non potrà farlo per amore e per essere felice.
Ritrovare Lady Catherine che non perde occasione di fare sfuriate e non accetta dinieghi è perfettamente rassicurante, ed entrare nella dimensione più intima dei suoi pensieri e preoccupazioni di madre che vuole garantire un futuro sicuro alla sua amata Anne ce la rende certo più simpatica. Forse le sue sicurezze non sono poi così granitiche come vuole far credere agli altri e a se stessa.  
Anne de Bourgh è una scoperta, una piacevole sorpresa, anche se non sappiamo quanto compatibile con la penna maliziosa di Jane Austen: non possiamo sapere se fosse supposta in lei una natura nascosta, uno spirito indomito, erede del sangue nobile dei de Bourgh. Ma a riguardo sembra rispondere proprio la stessa timida e ritrosa Anne affermando la sua orgogliosa appartenenza: “Ogni de Bourgh è fatto di materiale resistente”.


La canonica di Hunsford in Pride and Prejudice 1995
L’arrivo alla canonica di un nuovo curato, Henry Watkins, accompagnato dal padre – che deve la sua fortuna ai commerci con l’India –, scombina i piani di più d’uno a Rosings Park: di chi pensa al patrimonio di Anne, di chi ha tutte altre preferenze, ma anche della stessa Lady Catherine, conquistata da uno scialle di seta. C’è quanto basta per proseguire la lettura con coinvolgimento e con la curiosità di seguire Anne nella storia della sua emancipazione.

I continui riferimenti di Anne ai cugini e la presenza, in apertura e chiusura del libro, dei coniugi Darcy, delimitano un contesto che a tratti rischiava di allontanarsi troppo dal seminato, conferendo coerenza  – se non sempre legittimità – al derivato.
Il risultato finale è gradevole e apprezzabili sono l’attenzione e l’approfondimento riservati a uno dei personaggi minori meno scontato. 

La traduzione non è impeccabile; si avvertono in alcuni passaggi troppe ripetizioni e soggetti sottintesi che non sempre aiutano la comprensione. Fortunatamente però la lettura rimane scorrevole e la storia accattivante. 

Ringraziamo ancora una volta LizzyR per l'appassionante recensione, nella speranza di poterla ospitare ancora con altre novità nel mondo dei derivati tradotti in italiano.

 Link utili
☞ Sito della Casa editrice

2 commenti:

Karen Aminadra ha detto...

Many thanks! <3

Gabriella Parisi ha detto...

Thank you, Karen, for popping in. :)

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