Cari lettori,
come promesso alcuni mesi or sono, in occasione del post sulla lavorazione del film tratto da questo libro, noi Lizzies abbiamo letto Austenland della scrittrice americana Shannon Hale (Maggio 2007), e ora siamo pronte a recensirlo per voi.
Abbiamo pensato di scrivere una recensione unica, dal momento che spesso concordiamo fra noi. Cercheremo di farvi comprendere i nostri pareri utilizzando i nostri colori e caratteri simbolo: blu per LizzyP, verde per LizzyGee e viola per LizzyS.
Come sempre, saranno benvenute le vostre considerazioni, domande e confronti, nel caso abbiate letto anche voi Austenland.
Di cosa parla questo libro:
Jane Hayes, una trentenne americana, rimasta single forse perché ha guardato troppe volte la sua serie televisiva preferita, Pride and Prejudice BBC 1995 con Colin Firth e Jennifer Ehle, è alla ricerca del suo uomo ideale, il suo Mr Darcy, ma nessuno pare essere alla sua altezza. Intanto, Jane continua a guardare e riguardare la serie BBC come una droga, con relativi sensi di colpa.
come promesso alcuni mesi or sono, in occasione del post sulla lavorazione del film tratto da questo libro, noi Lizzies abbiamo letto Austenland della scrittrice americana Shannon Hale (Maggio 2007), e ora siamo pronte a recensirlo per voi.
Abbiamo pensato di scrivere una recensione unica, dal momento che spesso concordiamo fra noi. Cercheremo di farvi comprendere i nostri pareri utilizzando i nostri colori e caratteri simbolo: blu per LizzyP, verde per LizzyGee e viola per LizzyS.
Come sempre, saranno benvenute le vostre considerazioni, domande e confronti, nel caso abbiate letto anche voi Austenland.
Buona lettura!
Di cosa parla questo libro:
Jane Hayes, una trentenne americana, rimasta single forse perché ha guardato troppe volte la sua serie televisiva preferita, Pride and Prejudice BBC 1995 con Colin Firth e Jennifer Ehle, è alla ricerca del suo uomo ideale, il suo Mr Darcy, ma nessuno pare essere alla sua altezza. Intanto, Jane continua a guardare e riguardare la serie BBC come una droga, con relativi sensi di colpa.
Finché un giorno una ricca prozia, a conoscenza di questo suo vizietto, non le lascia in eredità un viaggio in un singolare luogo di villeggiatura nella campagna Inglese, un luogo frequentato da persone - soprattutto donne - come lei - ossessionate da Jane Austen e il suo periodo storico, un luogo in cui vivere per una settimana o due come in un suo romanzo, sperando di incontrare il perfetto gentleman Regency.
Agghindata con abiti stile impero, Jane lotta per destreggiarsi fra le regole dell'etichetta e intanto flirta con giardinieri e con gentiluomini, sospettando che si tratti in entrambi i casi di attori che ne interpretano i ruoli. È solo un gioco, Jane lo sa; eppure la sua insicurezza sembra averla abbandonata, tanto che la giovane spera di essersi liberata per sempre della sua ossessione per la Austen, o forse di aver trovato finalmente il Suo Mr Darcy.
RECENSIONE delle Lizzies
Se non conosci le Regole... che gioco è?
Il romanzo parte da un'idea molto interessante: l'ossessione che molte donne hanno per il mitico personaggio di Mr Darcy.
Ma per essere all'altezza di un Mr Darcy bisogna essere delle Lizzies! E, diciamocelo chiaramente, non tutte lo siamo! Jane Hayes non lo è di certo. Non ha verve, è un personaggio piuttosto spento e deluso dagli uomini della sua vita, anche se, a giudicare dalla storia delle sue relazioni (a ciascuno dei suoi boyfriends è dedicata, in ordine cronologico, l'apertura dei capitoli del libro) anche gli uomini della sua vita potrebbero essere - molto - delusi da lei!
Durante la lettura, mi sono spesso chiesta, infatti, perché Jane non provasse ad ispirasi un po' più a Lizzie - dimostrando, così, di conoscere ed aver capito la lezione meravigliosamente impartita dalla splendida protagonista di Pride and Prejudice... Il dubbio che assale fin da subito è che in realtà l'autrice non conosca affatto (o molto poco) i romanzi di JA, e non solo...
Personalmente, l'inizio del libro mi ha incuriosita, quest'eredità imposta, sebbene inverosimile, aveva un buon potenziale nell'evoluzione della trama. Purtroppo, le mie speranze sono precipitate in picchiata qualche capitolo dopo, quando ho compreso senza troppo sforzo di trovarmi davanti ad un fake, una falsa eroina, che oltre a non avere niente in comune con Lizzie, non possiede nessuna capacità o talento di nota da complicare la trama, o almeno da renderla più frizzante, come scrive LizzyS, non tenta nemmeno di imitare l'esempio delle eroine austeniane che, da buona Janeite, avrebbe dovuto conoscere a memoria. Peccato.
Numerosissime sono le imprecisioni che rivelano una conoscenza quasi approssimativa della Hale persino del suo amatissimo Pride and Prejudice 1995 BBC. Dire che Jennifer Ehle è una pettoruta attrice inglese, quando invece è nata nel North Carolina (se poi l'attrice è stata così brava da avere una perfetta pronuncia british, è solo un merito!), la qualifica come minimo come una ricercatrice poco attenta! Diciamo che più che un'appassionata di Jane Austen e del suo Mr Darcy, ci è sembrata una fan-ormone-dipendente di Mr Colin Firthdarcy, di quelle che stanno anche poco attente ai dettagli di contorno, obnubilate dal richiamo dell'ormone...
Infatti, Mrs. Hale fin dalle prime pagine dà chiaramente questa impronta: il romanzo è dedicato proprio a Colin Firth (indimenticabile Mr.Darcy, addirittura forse fondatore del ruolo), e nel primo capitolo si lancia in una dichiarazione che non lascia dubbi: si è sempre rifiutata di leggere Northanger Abbey. Sì, i gusti non si discutono, ma rifiutarsi di leggerlo a priori significa scegliere volontariamente di non approfondire la conoscenza dell'opera di Zia Jane e, di conseguenza, trascinarsi delle lacune che poi rischiano di farsi sentire se ci si avventura a scrivere un libro...
Al di là delle mancanze e degli errori in materia Austen, la protagonista avrebbe potuto almeno indossare i propri abiti Regency con più entusiasmo, vivendo quest'esperienza, sebbene consapevole della sua natura teatrale, come in un sogno, quello comune ad ogni Janeite.
Questo è forse l'aspetto più azzeccato del libro: mettere alla berlina il fanatismo austeniano e la sua commercializzazione - salvo poi perderselo un po' per strada a causa della superficialità di cui abbiamo già detto.
Se non fosse, che la stessa Shannon Hale pare vittima di tali prodotti, senza alcun desiderio di rivalsa in difesa della vera opera austeniana!
In definitiva, più che un romanzo ci è sembrato un abbozzo, una scaletta su cui sviluppare un libro più complesso, che sicuramente sarebbe stato molto più interessante del risultato finale che la Hale ci ha presentato. Un vero peccato, perché le premesse erano davvero interessantissime.
Tra l'altro, ci siamo interrogate sull'opportunità di farne un film. Certo, il suo adattamento cinematografico è stato dettato dall'ormai conclamato sfruttamento della vena aurea austeniana.
Ma personalmente mi sono chiesta se non sarebbe stato meglio per la produzione (che è anglo-americana) sfruttare l'enorme successo di un altro derivato basato sul desiderio delle donne di oggi di vivere la vita delle eroine austeniane, Confessions of a Jane Austen Addict (compreso il secondo volume, Rude Awakenings of a JA Addict, pubblicati in Italia con i titoli Shopping con JA e In viaggio con JA): li ho trovati scritti molto meglio, più strutturati, più originali nonostante l'argomento inflazionato, e soprattutto più in sintonia con il mondo austeniano, che l'autrice, Laurie Viera Rigler, dimostra di conoscere ed amare profondamente.
Concordo con LizzyS su questo punto, sin dal principio, difatti, ho pensato al successo della serie Lost in Austen che ha il merito, a differenza di questo titolo, di non esser fuoriuscita da un libro, e ciò è fondamentale per coglierne la spensieratezza e viverla per quella che è, ovvero, una breve avventura ai tempi di Zia Jane, un sogno ad occhi aperti, insomma, un gioco di cui noi Janeites conosciamo le regole.
Ma per essere all'altezza di un Mr Darcy bisogna essere delle Lizzies! E, diciamocelo chiaramente, non tutte lo siamo! Jane Hayes non lo è di certo. Non ha verve, è un personaggio piuttosto spento e deluso dagli uomini della sua vita, anche se, a giudicare dalla storia delle sue relazioni (a ciascuno dei suoi boyfriends è dedicata, in ordine cronologico, l'apertura dei capitoli del libro) anche gli uomini della sua vita potrebbero essere - molto - delusi da lei!
J.J. Feild, uno dei protagonisti del film |
Personalmente, l'inizio del libro mi ha incuriosita, quest'eredità imposta, sebbene inverosimile, aveva un buon potenziale nell'evoluzione della trama. Purtroppo, le mie speranze sono precipitate in picchiata qualche capitolo dopo, quando ho compreso senza troppo sforzo di trovarmi davanti ad un fake, una falsa eroina, che oltre a non avere niente in comune con Lizzie, non possiede nessuna capacità o talento di nota da complicare la trama, o almeno da renderla più frizzante, come scrive LizzyS, non tenta nemmeno di imitare l'esempio delle eroine austeniane che, da buona Janeite, avrebbe dovuto conoscere a memoria. Peccato.
Bret McKenzie, uno dei protagonisti del film |
Infatti, Mrs. Hale fin dalle prime pagine dà chiaramente questa impronta: il romanzo è dedicato proprio a Colin Firth (indimenticabile Mr.Darcy, addirittura forse fondatore del ruolo), e nel primo capitolo si lancia in una dichiarazione che non lascia dubbi: si è sempre rifiutata di leggere Northanger Abbey. Sì, i gusti non si discutono, ma rifiutarsi di leggerlo a priori significa scegliere volontariamente di non approfondire la conoscenza dell'opera di Zia Jane e, di conseguenza, trascinarsi delle lacune che poi rischiano di farsi sentire se ci si avventura a scrivere un libro...
La Hale finisce per confessare, nella pagina dei ringraziamenti, la vera origine di questo spinoff, chiedendo perdono al marito per i disagi accessori della sua fissazione per Mr Darcy, dedicando a lui il libro, non tralasciando una nota scherzosa rivolta a Colin Firth, ovvero: l'ossessione stessa (l'ossessione della protagonista coincide, ovviamente, con quella dell'Autrice, come questa pagina del suo sito può testimoniare! NB: per la traduzione, si veda in fondo al post).
Per un attimo ho sperato che si ravvedesse davanti alle prime difficoltà della vita di due secoli fa, ho creduto che certe situazioni della quotidianità di una donna di quel tempo, benché nel suo caso appartenente ad un ceto fortunato, la inducessero alla riflessione... Ha preferito, piuttosto, lamentarsi alla prima privazione, rifugiandosi appena possibile nella realtà attuale, infrangendo le regole della casa senza troppi scrupoli, come una ragazzina alla gita scolastica!
Deludente.
Questo romanzo vuole puntare il riflettore con un'enorme dose di ironia sul fenomeno che si è scatenato intorno a Jane Austen e, in particolar modo, a Pride & Prejudice, con sequel, spin-off e derivati vari, serie televisive e trasposizioni cinematografiche...Deludente.
Questo è forse l'aspetto più azzeccato del libro: mettere alla berlina il fanatismo austeniano e la sua commercializzazione - salvo poi perderselo un po' per strada a causa della superficialità di cui abbiamo già detto.
Se non fosse, che la stessa Shannon Hale pare vittima di tali prodotti, senza alcun desiderio di rivalsa in difesa della vera opera austeniana!
In definitiva, più che un romanzo ci è sembrato un abbozzo, una scaletta su cui sviluppare un libro più complesso, che sicuramente sarebbe stato molto più interessante del risultato finale che la Hale ci ha presentato. Un vero peccato, perché le premesse erano davvero interessantissime.
Tra l'altro, ci siamo interrogate sull'opportunità di farne un film. Certo, il suo adattamento cinematografico è stato dettato dall'ormai conclamato sfruttamento della vena aurea austeniana.
Una scena da Lost in Austen (2008) |
Concordo con LizzyS su questo punto, sin dal principio, difatti, ho pensato al successo della serie Lost in Austen che ha il merito, a differenza di questo titolo, di non esser fuoriuscita da un libro, e ciò è fondamentale per coglierne la spensieratezza e viverla per quella che è, ovvero, una breve avventura ai tempi di Zia Jane, un sogno ad occhi aperti, insomma, un gioco di cui noi Janeites conosciamo le regole.
Giudizio finale delle Lizzies
Motivazione: perché il film è in arrivo, quindi sarebbe una mossa intelligente tradurlo e perché è comunque una lettura scorrevole e gradevole (di quelle che noi Lizzies amiamo portare a Bath per distrarci dalla noia delle cure termali...), nonostante ci aspettassimo molto di più.
A Gennaio 2012 Shannon Hale ha pubblicato il sequel di Austenland: Midnight in Austenland.
☞ Le news relative al film tratto da Austenland
☞ Sito ufficiale di Shannon Hale
☞ L'ossessione della Hale: Colin Firth
☞ Austenland su IMDb
☞ Traduzione della pagina tratta dal sito di Shannon Hale, citata più sopra:
La "lettera Firth"
Ecco la lettera che ho scritto a Colin Firth, inviata insieme ad una copia in anteprima di Austenland e una traduzione italiana di L'accademia delle principesse (sua moglie è italiana).
Era ovviamente solo un tentativo.
Il poveretto di certo non ha tempo di leggere la posta degli ammiratori, tanto meno leggere il mio libro o pubblicizzarlo.
Ma almeno volevo inviargliene una copia perché speravo fosse divertito dalla dedica ("A Colin Firth: sei davvero meraviglioso ma sono sposata perciò penso che dovremmo essere soltanto amici").
Volevo anche inviargliela come ringraziamento.
Ne manderei una copia anche a Jane Austen, se potessi. Il che pone una domanda interessante: come sarebbe un giudizio di Ms. Austen?
- "Ho amato questo libro! Mi ha aiutata enormemente nella mia disintossicazione da Mr. Darcy" - Jane Austen
- "Un piccolo strano ritratto di una donna quasi pazza. Abbastanza divertente e non troppo lungo." Jane Austen
O forse:
- "Non è piacevole quanto Orgoglio e Pregiudizio ma è più divertente di Pamela di Richardson. Voto: tre penne e un calamaio." - Jane Austen
Ad ogni modo, ecco la lettera che ho inviato a Mr. Firth:
18 dicembre 2006
Caro Colin Firth,
Come avrai notato, questo libro, Austenland, è dedicato a te. Ti prego, non allarmarti! Ti ammiro molto come attore (la scena dei muffin in L'importanza di chiamarsi Ernesto è davvero spassosa). Sono anche una malata di Orgoglio e Pregiudizio versione BBC in via di guarigione, a digiuno da cinque anni, felicemente sposata, ed ora guardo soltato i film in rare occasioni. Per ricerca, è ovvio!
In ricordo di quei tempi bui ed ossessivi, ho scritto questo romanzo. Troppe donne sono fissate con l'idea di Darcy e spero che questo libro le aiuti a guarire. O, almeno, spero le faccia ridere.
Ritieni possibile dargli un'occhiata e magari farne un commento? Poiché il tuo tempo è prezioso, ti ho già predisposto alcune idee utili:
1. "Austenland è brillante! Se non vince il National Book Award, qualche testa rotolerà."
2. "Sappiatelo, sono molto più di una camicia bagnata."
3. "Non ho letto questo libro e non lo approvo affatto."
I miei migliori auguri alla tua famiglia
Shannon Hale
☞ Sito ufficiale di Shannon Hale
☞ L'ossessione della Hale: Colin Firth
☞ Austenland su IMDb
☞ Traduzione della pagina tratta dal sito di Shannon Hale, citata più sopra:
La "lettera Firth"
Ecco la lettera che ho scritto a Colin Firth, inviata insieme ad una copia in anteprima di Austenland e una traduzione italiana di L'accademia delle principesse (sua moglie è italiana).
Era ovviamente solo un tentativo.
Il poveretto di certo non ha tempo di leggere la posta degli ammiratori, tanto meno leggere il mio libro o pubblicizzarlo.
Ma almeno volevo inviargliene una copia perché speravo fosse divertito dalla dedica ("A Colin Firth: sei davvero meraviglioso ma sono sposata perciò penso che dovremmo essere soltanto amici").
Volevo anche inviargliela come ringraziamento.
Ne manderei una copia anche a Jane Austen, se potessi. Il che pone una domanda interessante: come sarebbe un giudizio di Ms. Austen?
- "Ho amato questo libro! Mi ha aiutata enormemente nella mia disintossicazione da Mr. Darcy" - Jane Austen
- "Un piccolo strano ritratto di una donna quasi pazza. Abbastanza divertente e non troppo lungo." Jane Austen
O forse:
- "Non è piacevole quanto Orgoglio e Pregiudizio ma è più divertente di Pamela di Richardson. Voto: tre penne e un calamaio." - Jane Austen
Ad ogni modo, ecco la lettera che ho inviato a Mr. Firth:
18 dicembre 2006
Caro Colin Firth,
Come avrai notato, questo libro, Austenland, è dedicato a te. Ti prego, non allarmarti! Ti ammiro molto come attore (la scena dei muffin in L'importanza di chiamarsi Ernesto è davvero spassosa). Sono anche una malata di Orgoglio e Pregiudizio versione BBC in via di guarigione, a digiuno da cinque anni, felicemente sposata, ed ora guardo soltato i film in rare occasioni. Per ricerca, è ovvio!
In ricordo di quei tempi bui ed ossessivi, ho scritto questo romanzo. Troppe donne sono fissate con l'idea di Darcy e spero che questo libro le aiuti a guarire. O, almeno, spero le faccia ridere.
Ritieni possibile dargli un'occhiata e magari farne un commento? Poiché il tuo tempo è prezioso, ti ho già predisposto alcune idee utili:
1. "Austenland è brillante! Se non vince il National Book Award, qualche testa rotolerà."
2. "Sappiatelo, sono molto più di una camicia bagnata."
3. "Non ho letto questo libro e non lo approvo affatto."
I miei migliori auguri alla tua famiglia
Shannon Hale
12 commenti:
mie deliziose bonjour,
in un volo sul web son venuta a salutarvi il tempo è tiranno ultimamente nessuna evasione mi è concessa ahimé .... btw io mi son stancata di queste scrittrici che vogliono sfruttare la nostra passione per zia Jane ma diciamolo per la letteratura classica, mica leggiamo romance noi e che cavolo!!!! e poi basta con confondere Firth con Mr. Darcy e confondere la passione per i period drama con la passione per la lettura ... una Janeite i libri li legge, li vive .. li respira!!!
Sono in chiusura con Persuasion ed ho acquistato il diario del capitano ed il cugino Darcy .... sappiatelo.
bisous
Aldina
Mah, secondo me forse avete sbagliato voi nel modo in cui vi siete approcciate a questo libro! :) Sinceramente già la trama (che voi dite aveva comunque del potenziale) a me pareva poco interessante, ma, soprattutto, non avrei mai pensato a Jane Hayes come a una Janeite! (ma viene definita così nel libro?)
Leggendo anche la lettera a Colin Firth direi che trovo confermata la mia impressione: questo romanzo con Jane Austen ha poco a che vedere, a parte il titolo!
Anche secondo me siete state un pò troppo "esigenti" con Jane. E' vero, non è Lizzie, ma per essere in palla con P&P e Colin Firth non si deve per forza essere Elisabeth!!! Più che essere un vero spinn off, credo che sia un modo per "esorcizzare" la "scimmia" da P&P!!! E la lettura scorre picevole ...anche se non credo che mi metterò a cercare il secondo!
@Phoebes: Non ci siamo approcciate al libro con grandi aspettative: non lo facciamo mai per esperienza. Però la Hale stessa ce le aveva create, perché i presupposti per un buon romanzo c'erano tutti. Ed effettivamente il romanzo non è male, ma, come abbiamo scritto sopra, ci è sembrato un abbozzo, una sorta di scaletta su cui sviluppare una storia più complessa. Questo è ciò che ci ha deluse! (Fra l'altro per me si trattava di una rilettura, e ricordo che la prima volta mi era piaciuto un po' di più... forse sono diventata più esigente a furia di leggere tutti questi derivati?)
@LauraT: concordiamo che la lettura scorra piacevolmente: infatti lo consigliamo come lettura d'evasione... magari a Bath! (-_^)
Però francamente dubitiamo che esorcizzi 'la scimmia' P&P '95...
@Aldina: siamo felicissime che tu legga i Diari di Amanda Grange! Noi ci siamo regalate quello di Mr Tilney per Natale, e non vediamo l'ora di leggerlo! (Perché noi adoriamo Northanger Abbey!)
L'unica cosa che mi è piaciuta di questo libro è stata la simpatica e ironica dedica...
Però sono curiosa di vedere il film: il cast è interessante!
;-)
Tesoro, sarà prezioso il tuo parere su questi libri, non dimenticare di passare a scrivere la tua opinione dopo la lettura, sarà piacevole scambiare sull'argomento! :) :*
In effetti, siamo diventate esigenti, visto che ormai abbiamo un ampio bagaglio di letture del genere derivati austeniani, possiamo permetterci qualche critica in più, senza demonizzare nessuno, ovviamente! :)
E' vero, Jane Hayes non deve necessariamente essere come Lizzie, né una janeite, al contrario, sarebbe stato moolto interessante trovare un personaggio diverso da quelli austeniani, purtroppo, però, ce lo aspettavamo assai più complesso, una donna moderna che apprezza i dettagli, che ama approfondire le situazioni ed il loro significato... insomma, qualcosa di più articolato di una sagoma che si ferma al perimetro!
Ovviamente, questo è il nostro parere, discutibile e confutabile, sebbene, la mia impressione, sia quella di aver letto la sceneggiatura per il film che ne deriverà, piuttosto di un romanzo realmente ispirato. :)
Carissima,
sono dell'idea, difatti, che il film sarà migliore del libro... sicuramente per il cammeo-citazione che vedrà protagonista almeno l'immagine del nostro amato Colin! ;)
Mmmh, sono un po' delusa. Mi aspettavo qualcosa di più, sinceramente. Anche se effettivamente non ho mai letto qualcosa che sia tratto da Jane che mi abbia soddisfatta. In viaggio con Jane Austen l'ho abbandonato dopo pochissime pagine...
Ho adorato Lost in Austen e - soprattutto - The Lizzie Bennet Diaries, che forse ho scoperto grazie a voi, forse perché erano così lontani da Jane e sintomo di un amore fortissimo per le sue opere. Però in questo caso, non so, a quanto avete scritto mi pare che l'autrice sia davvero più appassionata di Colin Firth - ha anche le sue ragioni, eh! - piuttosto che di zia Jane e la cosa mi fa storcere un po' il naso.
Sicuramente vedrò il film, ma il libro mi sa proprio di no.
Ma sicuramente il film sarà meglio del libro, perché magari gli sceneggiatori hanno reso Jane Heyes più credibile come eroina austeniana
Del resto, c'è da dire che nell'elenco dei film che mi sono piaciuti più del libro figurano i due Bridget Jones (anche se i film sono dei retelling dei libri, che sono totalmente diversi) e Il club del libro di Jane Austen di Karen Joy Fowler...
E comunque, recentemente abbiamo letto Definitely Not Mr Darcy che era molto simile come ambientazione, ma la cui eroina era molto più... simpatica. Solo che la Hale è amica della Meyers (Twilight) che si è recentemente lanciata nella produzione cinematografica, quindi è normale che abbia promosso la sua amica. ;)
Carissime janeites, ormai dovreste averlo capito, la maggior parte dei derivati austeniani in circolazione (tranne alcune lodevoli eccezioni) sono di bassa qualità. Se proprio ho voglia di un Regency romance preferisco leggere Georgette Heyer (facendo i debiti distinguo, perché con Jane Austen siamo a ben altri livelli e poi sarebbe riduttivo definirla una scrittrice di romances!)
Cara donisan,
permettimi di dissentire! Eccezioni ce ne sono tantissime, spesso le scopriamo dopo anni che sono state scritte, come ad esempio The Phantom of Pemberley di Regina Jeffers, che abbiamo appena letto in Gruppo di Lettura, ma anche gli altri Diari dei protagonisti maschili di Amanda Grange che non sono stati tradotti, i romanzi della Fairview, quelli della Odiwe... Per non parlare della trilogia di Michael Thomas Ford con Jane vampiro, una delizia di ironia!
E poi a noi piace rimanere in contatto con i nostri personaggi del cuore, anche se talvolta ci sono autori che non riescono a rimanere fedeli all'ispiratrice (e in quel caso le stroncature sono d'obbligo!)
Georgette Heyer è un altro discorso, e anche a noi piace ogni tanto leggere o rileggere i suoi romanzi.
E quando proprio vogliamo ritornare alle cose serie, ci occupiamo di JASIT! ;)
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